Martedì 24 Dicembre 2024
ANDREA SPINELLI
Eurovision

Eurovision, l’Italia tifa Mengoni: ma la star è Maionchi: “Spero di non dire parolacce”

Mara subentra a Malgioglio e commenterà gli show da Liverpool su Raidue e Raiuno: "Mi sento come un bambino nel salotto buono"

Mara Maionchi

L’Eurovision di Liverpool si avvicina e a commentare su Raidue le semifinali del 9 e 11 maggio e su Raiuno la finalissima di sabato 13 saranno Gabriele Corsi, alla sua terza esperienza, e Mara Maionchi, che subentra a Cristiano Malgioglio. Ad annunciare le preferenze della giuria italiana nella finalissima sarà invece l’italo-kenyota Kaze, nota (più che per aver tentato due volte Sanremo Giovani) per il ruolo di centralinista nella versione italiana di Call My Agent.

Mara Maionchi commentatrice dell’Eurovision: chi glielo fa fare?

"Mi sento come un bambino che entra nel salotto buono. Spero di essere educata, di non dire parolacce e di comportarmi bene".

Il vicedirettore dell’intrattenimento di Raiuno Claudio Fasulo l’ha definita una fantasista, una numero 10. E Corsi ci ha ricamato sopra chiamandola Mara(dona).

"Da fuori non avevo recepito l’Eurovision Song Contest così importante, quando ne ho intuito la vera portata mi sono un po’ spaventata. Ora spero solo di trovare un santo in paradiso disposto ad aiutarmi".

La presidente della Rai Marinella Soldi definisce la kermesse una “Sanremo al cubo”.

"Non avevo mai guardato all’aspetto produttivo dell’Esc, limitandomi a goderne come spettatrice solo quello ludico, così, quando me l’hanno proposto, ho pensato a qualcosa di tradizionale. Poi, leggendo il copione, mi sono trovata davanti a qualcosa molto più grande di quanto pensassi. Un vero colosso televisivo".

C’è una differenza di fondo tra Sanremo, che è una gara di canzoni, e la “Sanremo europea” (così è stato concepito nel 1956), che è una gara di performance.

"Effettivamente Sanremo trova la sua forza nella canzone, mentre l’Eurovision è uno spettacolo più grande e tecnologico, concepito, fra l’altro, in spazi tv decisamente più grandi dell’Ariston".

Lei è diventata popolare nel 2008 grazie a quell’X Factor in cui Luca Tommassini, approfittando anche del fatto che la trasmissione non trovava spazio sugli schermi italiani, si ispirava all’estetica Eurovision…

"In tv Tommassini ha sempre creato alle canzoni delle cornici molto belle. Può essere che si sia ispirato, ma tutti noi lo facciamo con quel che ci piace. Per avere successo, però, bisogna essere capaci di farlo".

In “The Liverpool Songbook”, l’omaggio di sei protagonisti delle edizioni passate alla città ospitante in programma la sera del 13, Mahmood canterà Imagine di Lennon. Una bella sfida per lui.

"Le capacità per fare bene non gli mancano. Per me la cosa più emozionante è volare nella città in cui sono nati quei quattro signori, i Beatles, divenuti una straordinaria forza di cambiamento del mondo della canzone. E penso che sia così anche per altri".

Non solo i croati, pure lo svizzero Remo Forrer nella sua Watergun parla di pace, anche se in modo meno schierato.

"Spesso le canzoni sono figlie del loro tempo ed è naturale che alcune siano influenzate da una guerra vicina come quella che si combatte in Ucraina. Sono molto curiosa di vedere come affrontano l’argomento".

Qui in Italia l’Eurovision è sempre stato trattato con sufficienza e solo negli ultimi anni è tornato ad avere la rilevanza che gli viene riconosciuta nel resto del continente.

"Mentre Sanremo per il pubblico italiano è un appuntamento storico, l’Eurovision nonostante i 67 anni di vita e le opportunità internazionali che offre ai nostri rappresentanti, lo è meno. Dopo il ritorno sugli schermi Rai del 2011 ha dovuto crescere pure lui. Forse per molto tempo siamo stati un po’ spocchiosi verso questa vetrina europea ed è un peccato. Io, ad esempio, ho ancora a casa la medaglia ricevuta nel ’64 da mio suocero (Nisa, ovvero Nicola Salerno ndr) quale coautore assieme a Panzeri e Colonnello di Non ho l’età (per amarti). Gigliola Cinquetti grazie al successo dell’Eurovision vendette cinque milioni di copie di quel pezzo. Averne oggi".