L’equinozio di primavera segna il momento in cui il giorno e notte avvicinano la loro durata creando un equilibrio fra ore di buio e luce, un fenomeno astronomico al centro dell’esistenza per le civiltà antiche, fondamentale per stabilire il calendario agricolo così come le esplorazioni e il tempo dedicato alla navigazione. Molti popoli hanno costruito templi e strutture sacre perfettamente allineati con il sole in questa data, creando giochi di luce e ombra in grado apparire proprio in coincidenza con momenti come l’equinozio.

In Italia sono presenti alcuni siti archeologici dove ammirare l’allineamento solare nell’equinozio di primavera. Il Pozzo di Santa Cristina, ancora ricco di enigmi irrisolti, è uno dei tanti esempi che testimoniano il profondo legame tra le civiltà antiche e i fenomeni astronomici, dimostrando come la Sardegna fosse un centro di conoscenze avanzate già nell’Età del Bronzo.
Sardegna: il Pozzo di Santa Cristina
Il tempio a pozzo, situato nella provincia di Oristano, è dedicato al culto delle acque, tuttavia sono ancora numerosi i misteri celati al suo intero. Il Pozzo di Santa Cristina, infatti, presenta un’architettura estremamente precisa, con una scala trapezoidale che conduce alla camera sotterranea perfettamente costruita con conci di pietra lavorati.
Affascinante è l’atmosfera al suo interno nei giorni di primavera. Nei giorni vicini all’equinozio il sole si allinea perfettamente sovrapponendosi all’apertura circolare del pozzo: solo per alcuni istanti, la sua luce illumina il fondo della camera sotterranea. Il fenomeno dimostra la profonda conoscenza astronomica della civiltà nuragica, che progettò il tempio con estrema precisione.
Il pozzo è orientato in modo da consentire anche la riflessione all'interno dell’acqua della Luna piena nel solstizio lunare maggiore, un evento che si verifica ogni 18,6 anni. Questo dettaglio suggerisce che il sito avesse non solo una funzione rituale legata all’acqua, ma anche un ruolo per il calendario lunare e solare delle popolazioni nuragiche.
Sardegna: complesso Megalitico di Sa Mandra Manna
Situato nel territorio di Tula, in provincia di Sassari, questo sito comprende una muraglia megalitica semicircolare che racchiude un'area funeraria con menhir, un dolmen e una tomba di giganti.
Durante l'equinozio di primavera, i raggi del sole attraversano un corridoio, evocando un percorso di luce, il cui significato si è per gran parte perduto ma che è ancora capace di destare la nostra curiosità verso usanze preistoriche di oggi sappiamo pochissimo.
Trentino-Alto Adige: chiesa di Santa Giuliana a Vigo di Fassa
La chiesa è stata edificata nel XV secolo, tuttavia si trova su un antico luogo di culto preistorico, testimonianza di una storia antichissima. La chiesa di Santa Giuliana a Vigo di Fassa è caratterizzata da una particolarità astronomica: all'alba degli equinozi di primavera e autunno, il sole sorge esattamente dietro il Sasso Vernale, visibile dalla chiesa. Probabilmente l’allineamento naturale era osservato dalle popolazioni locali come calendario in grado di segnalare il cambiamento delle stagioni.
Malta: Mnajdra
Il complesso megalitico di Mnajdra a Malta è uno dei più antichi d’Europa e nella sua costruzione possiamo ritrovarvi i segni di una profonda conoscenza astronomica. Nei giorni degli equinozi, la luce del sole attraversa l’ingresso del tempio illuminando esattamente il centro della struttura.
Portogallo: Cromlech di Almendres
Situato vicino a Évora, in Portogallo, il sito megalitico Cromlech di Almendres, è composto da oltre 90 monoliti disposti in due cerchi concentrici, le cui datazioni si attestano intorno a VI millennio a.C.
Durante l'equinozio di primavera, il sole sorge lungo l'asse del monumento, creando un allineamento preciso con le pietre: l’evento suggerisce l'uso del sito come calendario astronomico preistorico, a cui si sovrapposero significati legati a un tempo di rinascita e rinnovamento vitale.
Regno Unito: Stonehenge
Sebbene l'asse di Stonehenge sia allineato principalmente con il solstizio d'estate e d'inverno, il sole negli equinozi si muove lungo un percorso che attraversa il cerchio di pietre, creando un allineamento suggestivo con alcuni elementi del sito.
Molti degli allineamenti dei siti archeologici antichi sono ancora in fase di studio, poiché nei secoli è andato smarrito l’uso e il senso del posizionamento delle pietre rispetto al sole in certi momenti dell’anno. Eppure, attraverso il viaggio del sole nell’arco dei mesi, i calendari preistorici sembrano rievocare e poter ricordare il tempo dell’inizio e della fine, vita e morte, oltre a eventi importanti per la vita comunitaria.
Irlanda: Cairn T di Loughcrew
Meno conosciuto rispetto a Newgrange, dove si trova uno dei maggiori complessi di arte megalitica in Europa, Loughcrew, sempre in Irlanda, è collegato con gli eventi astronomici che nel mondo antico orientavano l’esistenza in modo più chiaro e profondo rispetto al mondo attuale.
Durante gli equinozi di primavera e autunno, il sole sorge allineandosi con l’ingresso della tomba di Cairn T, dove va a illuminare alcuni simboli incisi sulla parete interna: un messaggio che, attraverso i secoli, riesce ad apparire e colpire l’attenzione ancora oggi.
Cambogia: Angkor Wat
Il tempio khmer di Angkor Wat, in Cambogia, è allineato con gli equinozi. In occasione dell’equinozio il sole, visibile dall’accesso principale, sorge perfettamente sopra la torre principale (Prang centrale) dando l’impressione di emergere direttamente dal suo interno.
Messico: Chichén Itzá
Nel sito maya della penisola dello Yucatán, la Piramide di Kukulkán (El Castillo), situata a Chichén Itzá, costituisce uno degli esempi più noti di siti archeologici allineati al sole. Durante gli equinozi di primavera e autunno, al tramonto, le ombre proiettate dai gradoni della piramide creano l’illusione di un serpente che scende lungo la scalinata nord, un effetto che simboleggia il dio Kukulkán, il serpente piumato della mitologia maya.
Perù: Machu Picchu
La "Pietra Intihuatana", situata a Machu Picchu, è un antico strumento astronomico inca. Durante gli equinozi, a mezzogiorno solare, il sole si trova quasi esattamente sopra la pietra, facendole proiettare un’ombra minima. Questo fenomeno segnava il passaggio delle stagioni ed era probabilmente utilizzato per scopi rituali e agricoli.