Giovedì 21 Novembre 2024
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Equinozio di primavera: perché nel 2024 cade il 20 e non il 21 marzo

Dal 2044 la data che segna l’inizio della nuova stagione potrebbe essere anticipata al 19 marzo

20 marzo Equinozio di primavera - Crediti iStock Photo

20 marzo Equinozio di primavera - Crediti iStock Photo

Provate a chiedere a qualcuno quando inizia la primavera. Molto probabilmente chi avete interpellato vi risponderà il 21 marzo. Questo accade perché, convenzionalmente, si considera che l’inizio dei mesi primaverili debba coincidere con quella data. In realtà non è sempre quella la giornata che sancisce la fine della stagione fredda e l’avvio di quella più mite, che precede l’estate.

L’equinozio primaverile, infatti, può cadere tra il 19 e il 21 marzo. Quest’anno – così come avverrà anche nel 2025 e nel 2026, anche se in orari differenti – il momento di passaggio dalla stagione fredda a quella più mite si verificherà il 20 marzo.

Anno solare e calendario gregoriano

Come mai c’è uno scarto tra un anno e l’altro, per quel che riguarda le giornate degli equinozi (primavera e autunno) e dei solstizi (inverno ed estate)? Per comprendere il motivo di questo divario occorre fare riferimento alla differenza tra anno solare e calendario gregoriano. L’asse terrestre, con il suo moto ellittico, non completa il suo giro attorno al sole dopo 365 giorni esatti, bensì impiega 365,25 giorni.

Ogni equinozio di marzo, pertanto, si verifica 6 ore dopo – per la precisione, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi dopo – rispetto all'equinozio di marzo dell'anno precedente.

Si sa che ogni quadriennio c’è un anno bisestile, com’è anche il 2024. In questi casi, per l’equinozio di primavera, si recupera un giorno pieno, 24 ore. Tuttavia in 48 mesi si sono accumulati vari ritardi, per cui ci possono essere comunque degli sfasamenti.

Nel caso del 2023 e in quello del 2024 il giorno è lo stesso, 20 marzo, in un caso lunedì, nell’altro mercoledì, ma ci sono differenze legate a ore e minuti.

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Esempio

- L'equinozio di marzo del 2022 si è verificato il 20 marzo alle 15.33 UTC (Universal Time Coordinated, ovvero un orario di riferimento universale, corrispondente al fuso orario di Greenwich, in Inghilterra).

- L’equinozio del 2023 ha avuto luogo nella stessa data alle 21.24 UTC (in Italia alle ore 22.24), per l’appunto circa 6 ore dopo rispetto all’anno precedente.

- Nel 2024, anno bisestile, l’equinozio primaverile avverrà il 20 marzo alle ore 3.06 del mattino UTC (4.06 in Italia).

- Per il 2025 e il 2026, entrambi anni comuni, l’equinozio primaverile cadrà sempre il 20 marzo, ma con uno scarto di 6 ore (rispettivamente alle 09.01 e alle 15.46, ore italiane).

In futuro

- È per questo che, a partire dal 2007 e almeno fino a tutto il decennio che inizierà nel 2030, per l’arrivo della primavera si considererà il 20 marzo, non il 21 marzo.

- A partire dal 2044 potrebbe anticipare ancora, cadendo il 19 marzo, lo stesso giorno della Festa del Papà.

- Dal 2100 l’equinozio di primavera tornerà a cadere il 21 marzo.