Chi l‘ha conosciuto in quegli anni, anni durissimi, terribili, affascinanti, irripetibili, conserva un ricordo indelebile: la barba folta, di un nero corvino, un attivismo che non andava mai a esaurirsi, la voglia irrefrenabile di fare, agire. E su tutto la passione per il giornalismo. Con Enzo Catania, mancato nella giornata di ieri, esce di scena una delle figure più iconiche del giornalismo milanese e non solo, una delle ultime figure di giornalista-testimone, attento ai sussulti della quotidianità così come alle svolte epocali.
La nascita nel 1940 a San Teodoro, piccolo centro sui Nebrodi messinesi, con il quale aveva mantenuto un saldo vincolo di affetto e dove verrà sepolto. Una laurea precoce. Il distacco dalla Sicilia e l‘approdo a Milano. Il primo impiego al Tempo illustrato. Ma l‘incontro della vita è quello con Il Giorno. Il giovane Catania è uno di quei cronisti che una volta venivano definiti “di strada“ ed era un titolo d‘onore, un blasone.
Capocronista, vulcanico e insieme metodico, esigente fino alla durezza, pronto al rimbrotto per un “buco“ preso da un suo redattore (arrivava a soffrirne quasi fisicamente) quanto alla lode. Vice direttore nel grande Giorno diretto da Guglielmo Zucconi. Inizia a delinearsi la nuova frontiera delle televisioni private. Catania “inventa“ il telegiornale di Antenna 3 Lombardia in abbinata con Il Giorno.
Per la rubrica Parliamone stasera, antesignana dei talk-show, l‘emittente televisiva viene premiata con il Telegatto da TV Sorrisi e Canzoni. L‘appuntamento tanto atteso si concretizza nel 1995 quando Enzo diventa direttore del Giorno; lo rimarrà fino al 1997. I libri, tanti, oltre una ventina. Chi vuole sapere di mafia è tenuto a leggere Catania, a cominciare da Mafia, la vera storia della piovra, dalle origini ai giorni nostri, opera unica in quattro volumi.
E poi la biografia di Totò Riina (scritta a quattro mani con Salvo Sottile) e quella di Salvatore Giuliano. Ustica, un giallo nel cielo affronta una enigma della storia nazionale. Sono innocente è un viaggio, fra indignazione e commozione, nella galassia oscura degli errori giudiziari più clamorosi. Enzo Catania lascia i figli Sonia e Michele. La camera ardente sarà allestita per l‘intera giornata di oggi nella Casa funeraria di piazza Federico Mistral, a Milano.
Gabriele Moroni