Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Un prezioso gioiello di Enrico VIII trovato con il metal detector

Rinvenuto per caso in un campo, è un oggetto di enorme valore storico che ora si trova all'interno del British Museum

Illustrazione che riproduce Enrico VIII

Se giri con in mano un metal detector potresti trovare piccoli oggetti di metallo, monete e, in casi assolutamente eccezionali, un gioiello in oro e pietre preziose probabilmente appartenuto a re Enrico VIII e alla sua prima moglie Caterina d'Aragona. È quanto accaduto al britannico Charlie Clarke, proprietario di un bar, appassionato di ritrovamenti in metallo e baciato dalla fortuna. Ora il gioiello, una collana con un ciondolo a forma di cuore, si trova nella collezione del British Museum. La curatrice della sezione dedicata al rinascimento europeo, che si chiama Rachel King, ha chiarito al quotidiano The Guardian l'importanza del ritrovamento: ha detto che erano oltre 25 anni che niente di quelle dimensioni, quell'importanza e quel momento storico veniva trovato in Gran Bretagna. "All'interno del British Museum c'è la più grande collezione al mondo di oggetti provenienti dal primo periodo Tudor: non c'è nulla che possa essere paragonabile a ciò che è stato rinvenuto". Charlie Clarke ha aggiunto: "La scoperta è stata paragonata a una vittoria alla lotteria, ma non lo è. La gente vince davvero, alla lotteria: quand'è stata l'ultima volta che è stato rinvenuto un gioiello della corona?". Charlie Clarke ha trovato l'oggetto in un campo del Warwickshire, nelle Midlands Occidentali dell'Inghilterra. Si tratta di una collana d'oro a 24 carati composta da 75 grossi anelli, più un ciondolo a forma di cuore (sempre in oro), decorato con un cespuglio nel quale si vedono una rosa dei Tudor e una melagrana, simbolo di Caterina d'Aragona. Ai piedi del cespuglio è inciso un nastro con le lettere TOVS e IORS. Rachel King, curatrice del British Museum, dice che è un "bel gioco di parole dell'inglese antico, basato sul francese toujours e sull'inglese all yours". Una sorta di "per sempre tuo/a". Infine, sul retro del ciondolo sono incise le iniziali H e K (Hanry e Katherine). Appena saputo del ritrovamento, Rachel King ha dovuto sedersi per riprendere fiato. Poi è entrato in gioco lo scetticismo: l'oggetto era autentico? Sembrata tutto troppo bello, per essere vero. Numerose analisi scientifiche hanno certificato che è effettivamente un gioiello della prima età Tudor e tutto fa ritenere che sia davvero appartenuto a Enrico VIII e Caterina d'Aragona. Mancano certezze, su quest'ultimo punto, ma la cosa è giudicata molto probabile. Non è chiaro come sia finito in un campo del Warwickshire: "Questo è un dettaglio della storia che ancora ci sfugge", ha detto Rachel King. Ulteriori ricerche sono in corso, ma quello che è stato scoperto finora è stato sufficiente a motivare la messa in mostra all'interno delle stanze del British Museum. Tra le cose che bisogna scoprire c'è il valore del gioiello. Si ritiene comunque che sarà una somma notevole: verrà divisa tra Charlie Clarke e il proprietario del campo in cui è avvenuto il ritrovamento. Clarke ha detto che intende utilizzare i soldi per fornire al figlio la migliore educazione possibile.