Domenica 17 Novembre 2024
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Enrico Tavernini morto a 57 anni: addio al regista di Riva del Garda

Aveva dedicato la sua vita al teatro, diventando una figura centrale della scena culturale locale. Era anche attore e autore.

La comunità culturale dell'Alto Garda è in lutto per la scomparsa di Enrico Tavernini, regista e attore di grande talento, morto a 57 anni a causa di una grave malattia.

La comunità culturale dell'Alto Garda è in lutto per la scomparsa di Enrico Tavernini, regista e attore di grande talento, morto a 57 anni a causa di una grave malattia.

La comunità culturale è in lutto per la scomparsa di Enrico Tavernini, regista e attore di grande talento, morto a 57 anni a causa di una grave malattia. La notizia della sua morte, avvenuta il 18 novembre 2024, ha colpito profondamente amici, colleghi e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Chi era Enrico Tavernini

Nato nel 1967 a Riva del Garda, Tavernini ha dedicato la sua vita al teatro, diventando una figura centrale della scena culturale locale. Dopo aver studiato teatro lontano dalla sua città natale, è tornato per condividere la sua passione con le nuove generazioni. Fondatore della Compagnia delle Nuvole, ha creato un laboratorio teatrale che ha coinvolto studenti del Liceo Maffei di RIva del Garda, formando decine di artisti emergenti. La sua capacità di ispirare e motivare i giovani è stata una costante nel suo lavoro, contribuendo a rendere il teatro accessibile e stimolante per tutti.

Un artista poliedrico

Tavernini non era solo un regista; era anche un attore e autore prolifico, con all'attivo numerosi spettacoli e documentari. La sua arte si distingueva per una creatività "infinita e graffiante", come descritto dalla sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi. Gli amici lo ricordano come una figura istrionica e appassionata, capace di catturare l'attenzione del pubblico con il suo umorismo e la sua originalità. Le sue ultime performance, tra cui quella dedicata ai Martiri del 28 Giugno e l'apertura della rassegna Intermittenze, hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva della comunità.

Reazioni alla sua scomparsa

La reazione alla notizia della morte di Tavernini è stata intensa. La sindaca Santi ha espresso il suo dolore su Facebook, sottolineando quanto fosse "una delle persone più vive e piene di energia" che conoscesse. Anche il Corpo Bandistico Valle di Ledro ha voluto ricordarlo con affetto, descrivendolo come un "aviatore" che aveva volato con loro in un viaggio artistico indimenticabile.

Colleghi e amici hanno condiviso ricordi personali toccanti. Riccardo Tabilio, attuale direttore artistico del Cantiere 26, ha raccontato come Tavernini gli avesse aperto le porte del mondo dell'arte. Altri lo hanno descritto come un uomo capace di seminare emozioni vivide attraverso il suo lavoro, creando legami profondi con chiunque avesse avuto la fortuna di collaborare con lui.

Un'eredità duratura

La scomparsa di Enrico Tavernini lascia un grande vuoto nella comunità teatrale dell'Alto Garda. La sua passione per l'arte e il suo impegno nell'educare le nuove generazioni continueranno a vivere nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto. Con la sua morte, non solo si perde un artista straordinario ma anche un uomo che ha dedicato la sua vita a dare voce e spazio ai giovani talenti.

In questo momento di dolore, la comunità si stringe attorno alla famiglia di Tavernini, alla compagna Veronica Pernici e ai suoi quattro fratelli, onorando la memoria di un uomo che ha illuminato le vite di molti attraverso la magia del teatro.