Roma, 5 settembre 2023 – Un silenzio assordante spezzato da una confessione: Emmanuelle Béart ha rivelato di essere stata vittima di incesto da bambina, tra i 10 e i 14 anni. Una memoria brutale e dolorosa che emerge ad anni di distanza in occasione del documentario, da lei co-diretto, dal titolo “Un silence si bruyant” (tradotto in italiano, per l’appunto, ‘Un silenzio così assordante’) e in arrivo il 24 settembre sul canale francese M6.
La denuncia
La Béart, ricordata per la sua ‘Manon delle Sorgenti’ che le valse il premio César, non nomina il suo presunto molestatore nel documentario. Inizialmente non voleva parlare della sua esperienza, ma solo di altri sopravvissuti all’incesto. “Ma la loro onestà e il loro coraggio hanno fatto sì che anch'io desiderassi parlare apertamente", ha spiegato la diva. Nella conferenza stampa di presentazione del documentario, l'altra regista, Anastasia Mikova, ha detto ai giornalisti che il presunto aggressore non era il padre di Béart. Parlando a nome dell'attrice, che non era presente, Mikova ha detto che Béart non avrebbe nominato il suo aggressore perché non era questo "l'approccio del film".
Il messaggio nel docu-film
Il documentario è stato proiettato durante l'evento stampa e, in una scena, si sente la voce fuori campo di Béart che si rivolge al suo presunto molestatore: "Dato che mio padre, mia madre e i miei amici non si sono accorti di nulla, potevi farlo di nuovo, e l'hai fatto, per più di quattro anni". L'attrice aggiunge poi di essere stata "salvata" da sua nonna.