Venerdì 27 Settembre 2024

L’allarme di Elton John: “Ondata di omofobia negli Usa”

Il musicista ha detto che i diritti dei gay stanno regredendo negli Stati Uniti, dove “leggi vergognose discriminano le persone LGBTQ+”. Dopo il tour di addio continuerà a suonare, ma senza fermarsi a lungo in America

Elton John, 76 anni

Elton John, 76 anni

Londra, 20 giugno – I diritti dei gay stanno regredendo negli Stati Uniti, dove “leggi vergognose discriminano le persone LGBTQ+”, ha detto Elton John, 76 anni. La rockstar ha detto che non farà più la serie di concerti "residency" negli Stati Uniti, anche se - dopo il tour di addio - prenderebbe in considerazione altri spettacoli dal vivo altrove. “Sta andando tutto a rotoli in America”, ha detto a Radio Times. “Ci sono violenze, leggi discriminatorie emanate in Florida, che sono vergognose. Ora c'è una legge che, se vai da un medico in Florida, il dottore può rifiutarsi di curarti se sei gay, cosa che trovo semplicemente incredibile. Sembra che stiamo tornando indietro. E questo si diffonde. È come un virus che sta attaccando il movimento LGBTQ+”.

Elton John, che ha fondato la Elton John Aids Foundation, che ha raccolto più di 525 milioni di dollari e secondo le sue stesse stime ha salvato 5 milioni di vite, ha espresso la sua profonda infelicità per la crescente ondata di omofobia, che crede si stia estendendo anche alla Gran Bretagna, secondo quanto riportato dal ‘Guardian’.

“Non mi piace per niente. C'è un'ondata crescente di rabbia e omofobia che circonda l'America. Non so se è in giro per la Gran Bretagna, perché non ci sono stato molto. Ma sento che la faccenda di Phillip Schofield è stata totalmente omofobica. Un uomo etero che ha avuto un'avventura con una giovane donna non sarebbe certo finito sui sui giornali", ha detto. Phillip Schofield, uno dei volti più noti della tv britannica, è da giorni sulle prime pagine di tabloid e giornali nel Regno Unito per aver mentito su una relazione con un ventenne.

Elton John, che sarà l'headliner del palco Pyramid di Glastonbury domenica prossima, ha deciso di intraprendere il suo ultimo tour, 'Farewell Yellow Brick Road', sette anni fa per trascorrere più tempo con i suoi figli. Sebbene fosse originariamente previsto come un tour di tre anni, la pandemia, e un'operazione all'anca, ha rovinato quei piani, e quando finalmente si concluderà a Stoccolma l'8 luglio, risulterà essere durato quasi cinque anni, per un totale di 333 show. Ma nonostante il titolo del tour, John ha fatto sapere che non ha ancora finito di esibirsi dal vivo. “Ho detto quando ho annunciato il tour di addio che forse avrei fatto una 'residecy' come ha fatto Kate Bush all'Hammersmith Apollo nel 2014, ma non in America. Non lo farò in America", ha detto. John ha venduto circa 300 milioni di dischi in una carriera che dura da più di mezzo secolo ed è l'artista solista con i maggiori incassi di tutti i tempi, con un totale di 1,898 miliardi di dollari, secondo la rivista Billboard. Negli ultimi anni, ha trovato il successo nelle classifiche anche grazie alle collaborazioni con hitmaker come Britney Spears e Dua Lipa, che ha definito "un'incredibile spinta" nella sua più recente attività artistica.

Elton non è mai stato timido nel dire quello che pensava: il suo libro di memorie del 2019, Io, era pieno di aneddoti di incontri con personaggi pubblici di spicco, inclusa la volta in cui prese a colpi di arance Bob Dylan. L'anno scorso ha annunciato che non avrebbe più utilizzato Twitter dopo un cambiamento nella sua politica che, secondo lui, avrebbe consentito alla "disinformazione di diffondersi senza controllo".

Quando gli è stato chiesto per cosa vorrebbe essere ricordato, John, che sostiene i nuovi artisti nel suo programma radiofonico Rocket Hour su Apple Music, ha detto che un suo orgoglio è quello di essere sempre stato gentile e disponibile con i colleghi musicisti – in tanti, effettivamente hanno dichiarato di essere stati aiutati da lui a disintossicarsi, anche se l'unico reale motivo di vanto, ha specificato Elton, potrebbe venirgli dall'essere considerato dai figli un ottimo padre. "La cosa più difficile al mondo è essere un buon genitore", ha detto. “E non avrei mai pensato che sarei diventato un genitore. Ma adoro la sfida. Mi dà così tanta gioia e piacere stare con quei ragazzi e David Furnish (il suo compagno, ndr). È semplicemente fenomenale".