Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Elon Musk: "L'intelligenza artificiale diventerà un dittatore"

L'imprenditore di Tesla e Space X torna ad avvertire l'umanità sui pericoli dell'intelligenza artificiale: potrebbe diventare un dittatore immortale

Foto: AFP PHOTO/PETER PARKS/LaPresse

Non è la prima volta che l'imprenditore Elon Musk (fondatore tra le altre cose di Tesla, SpaceX e The Boring Company) punta i riflettori sui rischi di uno sviluppo incontrollato dell'Intelligenza Artificiale: nel 2017 ha detto che potrebbe far scoppiare la terza guerra mondiale e che è “il più grande rischio che deve affrontare la nostra civiltà”. Ora rincara la dose e avverte che l'IA potrebbe diventare un dittatore assoluto, con la fregatura aggiuntiva di essere immortale. Insomma, nemmeno la prospettiva della sua morte, viene lasciata a noi miseri e tapini. INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UN DITTATORE IMMORTALE? La dichiarazione è contenuta nel documentario 'Do You Trust This Computer?', nel quale il cineasta Chris Paine intervista una serie di personalità nel tentativo di capire se l'intelligenza artificiale, con la sua capacità di raccogliere e analizzare quantità di dati incomprensibili alla mente umana, condurrà l'umanità verso un'era di benessere oppure verso la propria fine. LA POSIZIONE DI ELON MUSK Elon Musk è fra coloro che si esprimono per la seconda opzione, a meno che lo sviluppo dell'IA non venga attentamente regolamentato. Intervenendo all'anteprima mondiale del documentario, che si è tenuta la sera del 5 aprile a Los Angeles, l'imprenditore ha ricordato che “si tratta di un argomento fondamentale, che influenzerà le nostre vite in modi che in questo momento non possiamo nemmeno immaginare”. Nel documentario, Musk sostiene che una IA costruita da un governo autoritario potrebbe sopravvivere ai singoli leader o partiti, creando una struttura permanente di oppressione. DO YOU TRUST THIS COMPUTER? A proposito: dopo l'anteprima mondiale del 5 aprile, 'Do You Trust this Computer?' inizia la sua avventura nelle sale cinematografiche statunitensi, ma al momento non è prevista una distribuzione nel resto del mondo. A naso, si tratta di un prodotto adatto al mercato dei servizi di streaming, per esempio Netflix o Apple: restiamo in attesa di saperne di più. Leggi anche: - Assassin's Creed, il videogame diventa museo virtuale - Google Street View con gli occhi di un cane? In Giappone si può - Neil Gaiman porta la saga di Gormenghast in TV: una sfida enorme