ELISA e Morgan, il Serale di “Amici” che debutta domani alle 21 su Canale 5. Nuovo tutto, tranne lei e Maria De Filippi, naturalmente. I quattro giudici: l’étoile Eleonora Abbagnato, gli attori Ambra Angiolini e Daniele Liotti, il cantautore Ermal Meta. Il produttore artistico Boosta dei Subsonica. Le squadre in campo. La Bianca di Morgan: i cantanti Lo Strego, Shadi Fatin Cherkaoui, Mike Bird, i ballerini Sebastian Melo Taveira e Oliviero Bifulco. I Blu di Elisa: i cantanti Federica Carta, Riccardo Marcuzzo, Michele Perniola, i ballerini Vittoria Markov, Cosimo Barra e Andeas Muller. Il direttore Artistico Giuliano Peparini.
Elisa, che effetto fa gareggiare con Morgan? «Sono di nuovo da sola, l’anno scorso c’era anche Emma. E me la vedo con Morgan, che conosco da una vita. Abbiamo cantato insieme tanti tanti anni fa al “Roxy bar” e a “Help”. Per come lo conoscevo, una persona intelligente e divertente, poi ho scoperto anche il suo lato aggressivo, da stratega, che ho visto nella registrazione della puntata di sabato. Quasi diabolico».
Punti deboli? «Marco ha grande potenziale ma deve stare attento a non mettere in scena se stesso al posto dei ragazzi. Qui si premiano le performance e le canzoni, ci si innamora di questo, non dell’artista e bisogna fare i conti con un genere mainstream».
Com’è invece il tuo metodo con i ragazzi? «La ricerca su ognuno in modo diverso. Attenzione, direzione artistica della loro performance, arrangiamento e produzione. Credo di essere sincera, diretta, sensibile ma decisa nell’ affrontare i problemi. Ci sono nuove regole del gioco, chi non prende il punti si siede dietro di noi: è un segnale forte da gestire».
Tre anni fa Maria De Filippi ti mise in mano le chiavi della musica, per la prima volta eri tu a scegliere repertorio e arrangiamenti. «Il pubblico non si rende conto che dietro le esibizioni del serale c’è lo stesso impegno della realizzazione di un album solo in tempi molto più stretti, quindi il team diventa fontamentale».
Come è andata la registrazione della prima puntata? «Mi sono trovata benissimo con tutti i giudici, li ho trovati liberi, obiettivi, con una loro idea e il coraggio di portarla avanti. E ho trovato importante Eleonora Abbagnato per giudicare la danza. Con Morgan è scontro perché abbiamo ideologie completamente diverse, loro puristi, io imbastardita: mi piace inglobare».
Ci parli dei tuoi ragazzi? «Riccardo è un talento, oltre a essere molto bello. Racconta storie adolescenziali, ha una scrittura strutturata, ma non ha paura di essere pop. Ha un linguaggio e lancia messaggi non banali. Non molta musicialità, ma il suo punto di vista è profondo. Federica ha il dono di raccontare in modo fresco, emotivo, quello che canta. Scrive anche cose sue, più o meno strutturate, è impregnata di musica e note, è stimolate sceglierle un repertorio. Non prende note altissime ma ha delicatezza, eleganza. È speciale. Poi un ballerino, Andreas. Si è dovuto ritirare l’anno scorso a una settimana dal Serale per un infortunio, si è ripresentato e ha rifatto tutta la trafila daccapo. È bello forte, cresciuto: ha un altro fuoco dentro».