Giovedì 10 Ottobre 2024

Eleonora Abbagnato lascia l'Opéra di Parigi e va in 'pensione'

L'étoile, anche direttrice del Balletto dell'Opera di Roma, chiude con il prestigioso palco parigino: a giugno compirà 42 anni

Eleonora Abbagnato

Eleonora Abbagnato

23 dicembre 2019 - Eleonora Abbagnato lascia l'Opera di Parigi dove era entrata a soli 14 anni. L'étoile, anche direttrice del Balletto dell'Opera di Roma, va "in pensione" a 42 anni (che compirà a giugno) e saluterà il tempio del balletto. 

La straordinaria carriera della Abbagnato

La Abbagnato è stata la prima italiana ad essere cresciuta all'interno della storica istituzione francese e a diventare una star. Arrivata giovanissima, per lei, siciliana di Palermo, all'inizio non è stato facile. Erano pochi gli stranieri all'epoca. Immancabile e fondamentale è stato il sostegno di sua madre, che l'accompagnava nella scuola di danza vicino al suo negozio d'abbigliamento. Ora Eleonora tornerà in italia e le starà vicino, aiutandola a sua volta con i suoi problemi di salute. La ballerina continuerà con l'Opera di Roma e ha in cantiere un film sulla sua infanzia.

Ora non le resta che godersi gli ultimi giorni: "Mi sento come se stessi vivendo i momenti più belli, mi sto divertendo, mi godo le lezioni, gli ultimi momenti con tutti, con le persone che conosco da quando avevo 14 anni". "Mi mancheranno gli applausi dell'Opera di Parigi, il pubblico è unico, si fa sentire alla fine di uno spettacolo ma durante sta in un silenzio religioso, è davvero emozionante, forse lo stare su questo palco sarà la cosa che mi mancherà di più" racconta ancora. Tanti i momenti bellissimi vissuti a Parigi, ha avuto i più grandi coreografi come maestri, come Pina Bausch, ballerini che l'hanno spinta ad andare oltre i suoi limiti. Eleonora Abbagnato ha dovuto aspettare 12 anni prima di essere promossa da prima ballerina a étoile, ma lei ce l'ha fatta. "Mi dicevo sempre: non mollare, fallo con passione, non smettere di crederci perché alla fine essere una ballerina è il sogno di tutti, ma non è per tutti, è davvero un lavoro difficile".