Come Robert Redford nell’ultima scena de Il candidato, appena avuta la conferma davanti alla tv di essere nel cast di questo 73° Sanremo, Mara Sattei dice di aver guardato in faccia parenti e amici chiedendosi "e adesso cosa facciamo?". Anzi un ben più romanesco "…e mo’?". Dopo la buona prova offerta nell’album di debutto Universo e il successo del tormentone di quest’estate La dolce vita, il Festival per lei era nell’aria, ma ci voleva la canzone giusta. E quella gliel’ha regalata Damiano David dei Maneskin, offrendole Duemilaminuti, pezzo che poi Sara Mattei, come si chiama all’anagrafe di quella Fiumicino dov’è nata nel ’95, s’è adattata con l’aiuto di Enrico Brun e del fratello Davide, campione delle hit-parade col nome Thasup.
Sara, com’è cominciato questo suo Sanremo?
"È stato il brano, un brano forte su un amore tossico e una donna che è stata innamorata del suo carnefice, a farmi capire che era arrivato il momento di provare. Damiano mi ha scritto dicendo che aveva questa canzone da farmi ascoltare, così ci siamo ritrovati a Milano negli studi della casa discografica e come ha schiacciato l’icona “play“ mi è stato subito tutto chiaro. Pur abituata a scrivere le mie canzoni, mi sono completamente ritrovata nel suo mondo".
La squadra de 'La dolce vita' se la ritrova tutta contro: Tananai in gara con la sua 'Tango' e Fedez ospite degli 'Articolo 31' la sera delle collaborazioni.
"Sono stracontenta di ritrovare in questa grande occasione pure tanti altri amici con cui ho collaborato, a cominciare da Giorgia (Parentesi - ndr). Un bel momento di condivisione. La gara conta fino a un certo punto, l’importante è lasciare un segno".
La sera del venerdì duetterà con Noemi.
"C’è sempre stato molto supporto reciproco, e per il duetto mi ha detto subito di sì. Lei è perfetta per la nostra cover. Potendo avere invece una star internazionale? Il sogno è Rosalia".
E a Sanremo chi terrà d’occhio?
"Giorgia, la cantante preferita di mia madre, naturale quindi che cantare sul suo stesso palco mi regali una grandissima emozione. E pure Paola e Chiara mi incuriosiscono molto, vere eroine dei miei amati anni ’90".