Venerdì 21 Febbraio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

L'ecommerce degli alcolici è esploso durante la pandemia

Rispetto all'anno precedente, nel 2020 le vendite online di vino e altri alcolici sono cresciute del 43%, e saliranno ancora del 66% da qui al 2025

Gli acquisti "da lockdown" hanno dato una bella spinta al mercato del vino online

Come abbiamo alleviato il tedio nelle settimane di lockdown? Facendo il pieno di serie tv in streaming e ordinando vino con consegna a domicilio. E così, mentre la pandemia metteva in ginocchio un settore economico dopo l'altro, c'è anche chi al contrario ha visto esplodere il proprio giro di affari: gli e-commerce di alcolici, per l'appunto. Se le vendite online erano salite del 12% nel 2019 rispetto all'anno precedente, nel 2020 sono schizzate a un +43%. La tendenza è destinata a proseguire con un ulteriore aumento stimato del 66% da qui al 2025. È quanto emerge da un'analisi condotta da IWSR Drinks Market Analysis su sedici mercati chiave, fra cui Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Italia.

42 miliardi di dollari di alcolici online

Si prevede che nel 2025 i canali online copriranno il 6% di tutte le vendite di alcolici (nel 2018 erano il 2%), raggiungendo nei mercati esaminati un valore di 42 miliardi di dollari. La crescita più forte si attende negli Stati Uniti, che diventeranno il mercato principale per l'ecommerce del settore. Nella maggior parte dei paesi è il vino a muovere il fatturato più consistente, coprendo da solo il 40% del valore totale delle vendite digitali; fanno eccezioni alcuni paesi, come Cina, Messico, Colombia e Nigeria, dove dominano i superalcolici.

Come cambiano le abitudini di acquisto

Stando a quanto riporta The Drinks Business, l'analisi di IWSR ha identificato due tipologie di acquirenti con priorità e abitudini di acquisto diverse. Una segue un approccio più tradizionale e selettivo: si tratta di adulti di età maggiore che passano al setaccio i siti di e-shop a caccia di etichette riconosciute e delle offerte più convenienti, e sono disposti ad aspettare qualche giorno per la consegna. La seconda tipologia è composta invece da persone più giovani e impulsive, che preferiscono utilizzare le app per procurarsi vini e altri prodotti più particolari e di nicchia, possibilmente con consegna rapida e senza attese.