Mercoledì 2 Ottobre 2024
COSTANZA CHIRDO
Magazine

Dylaniati per sempre. L’indagatore dell’incubo torna dall’aldilà a fumetti

La creatura più amata di Sclavi arriva alla radio interpretata da Lino Guanciale. Mentre riesce al cinema, dopo trent’anni, il film “Dellamorte Dellamore“.

Dylaniati per sempre. L’indagatore dell’incubo torna dall’aldilà a fumetti

La copertina di Dylan Dog numero 437, …Ma con un lamento

"Sono un dylaniato della prima ora – racconta Lino Guanciale, 45 anni – da quando in un campo scout, a soli sette anni, ho scoperto un albetto di Dylan Dog, che da allora è il mio eroe di carta preferito: un detective e non uno spiritista, che si occupa di tutto quello che la ragione non può cogliere". Il primo numero della serie di fumetti di Dylan Dog, scritta da Tiziano Sclavi e pubblicata da Sergio Bonelli Editore, usciva in edicola iI 26 settembre 1986: titolo “L’alba dei morti viventi”. Ex agente di Scotland Yard, ex alcolista diventato astemio, vegetariano e animalista, il celebre “indagatore dell’incubo” – ispirato esteticamente all’attore inglese Rupert Everett ed elaborato graficamente da Claudio Villa e Angelo Stano – è stato fin da subito un personaggio avvolto da un’aura di affascinante mistero che non ha mancato di stregare i lettori. In breve è diventato il fumetto più venduto in Italia: le quotazioni raggiunte dal primo numero hanno portato addirittura alla stampa di copie false.

La storia è ambientata a Londra, dove Dylan Dog si occupa di risolvere casi paranormali, oscuri e spesso al limite della realtà che conosciamo, se non oltre. Le sue avventure, classificate come “horror”, contengono elementi dello splatter moderno, del giallo, del noir, ma anche del fantasy, il tutto sempre accompagnato da un tocco di ironia – grazie per esempio al personaggio di Groucho, l’assistente di Dylan ispirato al comico Groucho dei fratelli Marx. Pubblicati a cadenza mensile, dal 1986 sono usciti 455 numeri di Dylan Dog.

Dal primo albo, il “fenomeno Dylan Dog” ha avuto un’enorme influenza culturale – tanto che a Londra nel 2013 aveva aperto il “Cafè Dylan Dog” esattamente al numero 7 di Craven Road, dove nella fiction si trovano l’ufficio e l’abitazione del detective – e tuttora continua ad averla. Sabato 12 ottobre alle 21:05 andrà in onda su Radio1 Rai Voci dall’incubo, l’avventura radiofonica di Dylan Dog, tra Londra e Torino, scritta e ideata da Armando Traverso in collaborazione con Radio Rai , Bonelli Editore e Prix Italia 2024. Lino Guanciale – già volto tv dell’ombroso e tormentato commissario Ricciardi protagonista dei romanzi di Maurizio De Giovanni – vestirà i panni del personaggio di Sclavi insieme a un cast di attori/doppiatori d’eccezione: Stefano Brusa, Giulia Santilli, Paolo Marchese, Aurora Cancian, Francesco Cavuoto, Carlo Valli, Chiara Colizzi, Dario Oppido con la partecipazione di Steve Della Casa. "Vestire i suoi panni – continua Guanciale – in un mezzo come la radio, che adoro, ha per me un valore speciale". Quasi in contemporanea, domenica 13 ottobre tornerà in sala con due anteprime, al Cinema Troisi di Roma e al Cinema La Compagnia di Firenze, il film del 1994 diretto da Michele Soavi Dellamorte Dellamore, proiettato in versione restaurata in occasione del 30° anniversario della pellicola. Nonostane il protagonista non sia esplicitamente Dylan Dog, il film rientra nell’universo del fumetto: la storia è tratta dall’omonimo romanzo di Sclavi, e ripropone l’atmosfera misteriosa e cupa della serie; inoltre Francesco Dellamorte è interpretato proprio da Rupert Everett, affiancato nella performance da Anna Falchi. Al Cinema Troisi saranno presenti entrambi gli attori protagonisti, mentre l’anteprima a Firenze ospiterà lo sceneggiatore e curatore di Dylan Dog Marco Nucci.

La serie di fumetti è stata soggetta a più rilanci editoriali, che col tempo hanno trasformato la storia, i personaggi, l’ambientazione: il primo fu voluto dall’autore, nel 2013-2014, e affidato allo sceneggiatore Roberto Recchioni, nominato curatore della serie; l’ultimo nel 2022-2023, quando la serie è stata affidata a Barbara Baraldi, attuale curatrice che sta cercando di riavvicinarsi allo spirito dei numeri più vecchi. E probabilmente più amati da tanti fan.