di Andrea Bonzi
Nani, orchi, draghi e stregoni: l’immaginario Fantasy non passa di moda. E, anzi, rilancia alla grande, visto che, nei prossimi mesi, gli appassionati di questo genere avranno pane per i loro denti, tra serie per le piattaforme e film per il grande schermo.
Si comincia il 22 agosto su Sky, quando partirà House of the Dragon (Hbo), prequel del Trono di Spade ambientato trecento anni prima della serie originale, che racconta la storia della Casa Targaryen (la stirpe di Daeneris, la regina dei draghi) costellata di tradimenti, scontri, vendette come nella migliore tradizione di George R.R. Martin.
L’ascesa sull’aguzzo trono della giovane Rhaenyra sarà contestata dal fratello Aegon II, che non accetta di cedere il comando a una donna. Da lì scaturirà la guerra denominata Danza dei Draghi: la sfida è bissare il successo della serie originale. Quello che non mancheranno saranno gli amati lucertoloni alati: ben 17 nuovi draghi saranno introdotti nella serie. Nel cast spicca Matt Smith, già Doctor Who e principe Filippo di Edimburgo in The Crown.
Il 2 settembre, quindi di fatto in concorrenza diretta, Amazon Prime scatena Gli anelli del potere, attesissimo prequel del Signore degli Anelli, nonché serie tv più costosa di tutti i tempi: Bezos, infatti, avrebbe speso 465 milioni di dollari per la prima stagione, cinque volte il budget dell’ottava stagione di Game of Thrones. A questi denari, si vanno ad aggiungere 250 milioni per i diritti del materiale di Tolkien a cui attingere.
E qui c’è un piccolo giallo, in quanto gli eventi narrati non si riferirebbero all’opera chiamata Silmarillion, come da indiscrezioni iniziali, ma solo alle appendici del Signore degli Anelli stesso, dove vengono riassunti gli eventi della Seconda Era. Dunque, la libertà degli sceneggiatori sarebbe stata molto ampia, e questo ha già creato polemiche all’interno della comunità di appassionati. La pressione è tanta: in questi casi, come si dice, non si può sbagliare. Anche perché la serie sarebbe già stata rinnovata per cinque stagioni.
Meno serioso e più pacchiano appare Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri, che riporta in auge il più famoso gioco di ruolo. Una banda di grassatori – con un mago, un paladino, un druido, un barbaro donna, insomma, la squadra-tipo in questo genere di missioni – dovranno impedire che il Male si riversi sulla Terra.
Battute, effetti speciali, creature straordinarie (appare anche un Orsogufo, uno dei mostri più amati dai giocatori) dovrebbero esaltare chi conosce D&D, che ancora miete successi dopo quasi cinquanta anni (la prima edizione risale a metà anni Settanta) ed è stato recentemente rilanciato da Stranger Things, i cui protagonisti ne sono fan sfegatati. Nel cast Chris Pine (Star Trek), Michelle Rodriguez (Fast & Furious) e... Hugh Grant. Curiosità: anche se non ne è un sequel diretto, questo è il quarto film di D&D, gli altri tre (usciti tra 2000 e 2012) non hanno sfondato al botteghino.
Poteva restare fuori dalla tenzone delle piattaforme Disney? Ovviamente no. Ed ecco che, dal suo sterminato catalogo, la multinazionale tira fuori la serie tv di Willow, film cult del 1988 di Ron Howard con Val Kilmer, portatore di un Fantasy scanzonato e irriverente. E lo fa ingaggiando lo stesso attore, Warwick Davis, ancora una volta impegnato nell’interpretare il nano Willow, eroe e protettore atipico di una ragazza destinata a diventare imperatrice. L’uscita è prevista per novembre, e, anche senza Kilmer, c’è da scommettere che Willow saprà fare breccia nel cuore dei vecchi nerd.