Per una famiglia della classe media di Hong Kong o di Vancouver comparare casa può trasformarsi in un incubo economico. L'annuale studio International Housing Affordability Survey, redatto da Demographia, ha analizzato i mercati immobiliari di 309 città in giro per il mondo per valutare quanto l'acquisto della casa sia sostenibile per un nucleo famigliare con un reddito medio.
A livello di nazione, i mercati più accessibili sono gli Stati Uniti e a seguire Canada, Singapore, Regno Unito e Irlanda, mentre quelli di Australia, Nuova Zelanda e Cina sono i più proibitivi. L'Italia non rientra fra i paesi presi in esame.
La classifica è basata su uno standard internazionale, e di immediata comprensione, chiamato "multiplo medio", che si ottiene dividendo il prezzo di mercato medio delle case per il reddito medio delle famiglie. Un mercato immobiliare è considerato accessibile quando il valore è 3 o minore (ossia quando le case costano tre volte più di quanto in media guadagna una famiglia). Da 3,1 a 4 è "moderatamente inaccessibile", da 4,1 a 5 "seriamente inaccessibile", oltre il 5,1 "gravemente inaccessibile".
Secondo la ricerca, la situazione è particolarmente pesante a Hong Kong, con un punteggio di 20,8: significa che in media i prezzi delle case sono venti volte superiori a quanto guadagna una famiglia in un anno. Un esempio per capire l'entità di questo dato: poniamo che il reddito medio sia di 60mila euro, una casa può arrivare a costare 1,2 milioni di euro.
A seguire, le città più costose sono Vancouver con 11,9 e Sydney con 11; in Europa la più dispendiosa è Londra con 8,2.
Qui potete scaricare lo studio di Demographia.
MagazineComprare casa, le città dove si spende di più