La battaglia per la parità lavorativa fra donne e uomini passa anche attraverso l'opportunità di accedere a determinate posizioni: per questa ragione il magazine Variety sottolinea che quattro film di supereroi del 2020 saranno diretti da registe donne. Stiamo parlando di tutte le uscite relative all'universo cinematografico Marvel e a quello DC, titoli del calibro di 'Birds of Prey' (regia di Cathy Yan, che esce a febbraio), 'Black Widow' (Cate Shortland, esce ad aprile), 'Wonder Woman 1984' (Patty Jenkins, esce a giugno) e 'Gli Eterni' (Chloé Zhao, esce a novembre). A queste pellicole vale la pena di aggiungere un ulteriore blockbuster e cioè il 'Mulan' con attori in carne e ossa, atteso per marzo e diretto da Niki Caro.
L'avanzata delle registe donne
Questo fatto non ha precedenti, nella storia di Hollywood, ed è dovuto non solo a una rinnovata sensibilità femminista, ma anche al successo commerciale di 'Captain Marvel', della saga di 'Frozen' e anche di 'Wonder Woman'.
'Captain Marvel' è stato diretto da Anna Boden e Ryan Fleck e nel 2019 ha incassato nel mondo 1,128 miliardi di dollari. 'Frozen' è stato diretto da Chris Buck e Jennifer Lee e nel 2013 ha fatto segnare un botteghino da 1,276 miliardi: la stessa coppia di registi è tornata anche per il recente 'Frozen 2', che attualmente ha superato i 920 milioni di dollari. Infine, 'Wonder Woman', diretto da Patty Jenkins, ha raggiunto nel 2017 un traguardo meno pirotecnico, perché si è fermato a 821,8 milioni, ma comunque notevolissimo.
Spezzare il circolo vizioso
Il successo economico ha dimostrato che non è affatto necessario avere un uomo al timone di un film per sperare in guadagni corposi. Ha anche spezzato una convinzione errata espressa per esempio dalla boss di Lucasfilm Kathleen Kennedy nel 2016. Parlando con Variety alla vigilia dell'uscita di 'Rogue One: A Star Wars Story', disse: "Vogliamo assicurarci che quando faremo dirigere un film di Guerre Stellari a una donna avremo un successo. Sono produzioni gigantesche che non puoi gestire senza un certo tipo di esperienza".
Affermazione che rivelava l'esistenza di un circolo vizioso: nessuno affidava un blockbuster a una donna perché non c'erano precedenti vincenti e di conseguenza non era possibile avere precedenti vincenti. Vale la pena notare che una medesima prevenzione non riguardava i registi uomini, che invece potevano essere assunti anche se venivano dal circuito indipendente e avevano sempre gestito budget limitati: vedi il caso di Christopher Nolan con 'Batman Begins', Joss Whedon con 'The Avengers', i fratelli Russo con 'Captain America: The Winter Soldier', Colin Trevorrow con 'Jurassic World', Gareth Edwards con 'Godzilla', Andy Muschietti con 'It', Tim Miller con 'Deadpool', Jordan Vogt-Roberts con 'Kong: Skull Island', Taika Waititi con 'Thor: Ragnarok' e via di questo passo.
Il 2020, un anno spartiacque
Insomma: il 2020 potrebbe diventare un anno spartiacque, perché il quintetto formato da Cathy Yan, Cate Shortland, Patty Jenkins, Chloé Zhao e Niki Caro promette di confermare il successo commerciale delle donne alla regia. Come giustamente fa notare Variety, "niente fa cambiare idea a Hollywood come i soldi e fra un anno esatto potremmo raggiungere la parità di genere, fra registi e registe, tra i dieci film che più hanno incassato nella stagione cinematografica". Un dato che sarebbe "impossibile da ignorare".
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