Domenica 1 Settembre 2024
MONICA GUERCI
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Trent'anni senza Domenico Modugno, Mr. Volare: la carriera, la vita e la tragica morte

Il 6 agosto 1994, a Lampedusa, ci lasciavauna delle figure più iconiche e rivoluzionarie della musica italiana. Indimenticabili le sue interpretazioni quando, cantando, allargava le braccia

Modugno durante l'esibizione al Festival di Sanremo del 1958

Modugno allarga le braccia mentre canta Nel blu dipinto di blu, durante l'esibizione al Festival di Sanremo del 1958

Roma, 6 agosto 2024- Trent'anni fa, il 6 agosto 1994, se ne andava nella sua casa di Lampedusa l’intramontabile Domenico Modugno. Un artista cantattore, considerato tra i padri della musica italiana, trionfatore per quattro volte a Sanremo, Mr. Volare nel corso della sua carriera ha scritto e inciso circa 230 canzoni, ha interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, ha recitato in teatro e ha trovato il tempo anche di condurre alcuni programmi televisivi. Modugno è tra gli artisti italiani che hanno venduto più dischi: oltre 70 milioni di copie. "Vecchio frac", "Piove", "Meraviglioso", "La lontananza" sono canzoni cantate e reinterpretate in ogni parte del mondo.

Mr. Volare, la carriera

Domenico Modugno
Domenico Modugno Mr Volare

Nato il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare, località incantevole a pochi chilometri da Bari, Modugno si trasferì giovanissimo a Torino, dove lavorava in una fabbrica di pneumatici, prima di approdare a Roma per seguire il suo sogno di diventare attore. Frequentando il Centro Sperimentale di Cinematografia, conobbe Franca Gandolfi, che diventerà sua moglie nel 1955. La carriera di Modugno prende il volo con il Festival di Sanremo del 1958, dove presenta "Nel blu dipinto di blu" (di cui era anche autore). Modugno, quando si presenta sul palco di Sanremo, viene considerato rivoluzionario per il suo modo di interpretare la musica, per quel suo timbro inconfondibile di voce, per quel gesto indimenticabile di allargare le braccia, come a prendere il volo, che usava fare quando cantava. La canzone, universalmente conosciuta come "Volare", non solo vince il Festival ma diventa un fenomeno globale, rivoluzionando la musica italiana e aprendo le porte del successo internazionale.

La canzone dialettale

Modugno esegue Vecchio frac, fischia mentre percuote la cassa della chitarra
Modugno esegue Vecchio frac, fischia mentre percuote la cassa della chitarra

Modugno è il primo cantante pop italiano a vincere un Grammy e a conquistare l'America. Ha vinto altre 3 edizioni del Festival della Canzone Italiana: nel 1959 con "Piove", nel 1962 con "Addio, addio" e nel 1966 con "Dio, come ti amo". Tanti successi si sono susseguiti fino a "Piange il telefono", che vende oltre 800.000 copie. Modugno aveva iniziato la sua carriera con l’interpretazione di canzoni in dialetto siciliano, anche se siciliano non era. Un cultore del dialetto, ha anche saputo fondere la tradizione popolare con una sensibilità artistica sofisticata, scrivendo capolavori come "Resta cu'mme".

Il matrimonio con Franca Gandolfi

Il matrimonio con Franca Gandolfi, conosciuta negli anni Cinquanta e celebrato nel 1955, è durato per tutta la vita. Dalla loro unione sono nati tre figli: Marco (1958), Massimo e Marcello (gemelli, nati nel 1966). Tuttavia, nel 1961, durante la lavorazione di "Rinaldo in campo", Modugno ebbe una relazione con la coreografa Maurizia Calì, da cui nacque un figlio segreto, Fabio Camilli. La verità sulla paternità di Fabio è emersa solo molti anni dopo, portando a una lunga battaglia legale conclusasi nel 2019 con il riconoscimento ufficiale di Modugno come padre biologico.

La malattia e l'impegno politico

Gli ultimi dieci anni della vita di Modugno sono stati segnati dalla malattia che lo costrinse su una sedia a rotelle. I gravi problemi di salute, sono iniziati con un ictus il 12 giugno 1984 durante una registrazione televisiva. Modugno attribuì il malore al vizio del fumo, fumando fino a sessanta sigarette al giorno. Nonostante le cure, rimase parzialmente paralizzato e con difficoltà di linguaggio. Nonostante le difficoltà fisiche, Modugno non smise mai di esibirsi. Nel 1990 venne eletto Senatore con i Radicali, impegnandosi nella difesa dei diritti dei disabili. I problemi cardiaci insorti dopo l'ictus peggiorarono nel 1991, portandolo a un ricovero d'emergenza a Parigi.

La morte a Lampedusa

Il 6 agosto 1994 Modugno morì prematuramente a 66 anni nella sua casa di Lampedusa, stroncato da un infarto cardiaco. La salma fu trasportata in aereo a Ciampino e successivamente nella sua villa romana sull’Appia Antica, dove fu organizzata la camera ardente. I funerali furono celebrati nella basilica di San Sebastiano fuori le mura. Il corpo di Modugno è stato poi seppellito nel cimitero Flaminio di Roma. La musica di Modugno continua a vivere attraverso le reinterpretazioni di artisti contemporanei e si rinforza nella memoria collettiva. "Nel blu dipinto di blu" è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 a oggi. Brani come "La lontananza", "Vecchio frack", "Meraviglioso" e "Resta cu’mme" sono opere senza tempo.