Sabato 28 Dicembre 2024
CRISTIANA MARIANI
Magazine

Salmo e Luchè, cosa sta succedendo e perché i due si odiano. La nuova risposta del rapper napoletano: “Ci vediamo?”

I due rapper a colpi di rime se le stanno suonando di santa ragione

Salmo e Luché

Un gustoso dissing anima questo caldo inizio di luglio: il dissing fra Luchè e Salmo. Una “faida” fra rapper della scena ormai classica. Uno scontro fra i due che va avanti dal 2019, anno in cui Salmo in un post sui social aveva sostenuto che il proprio disco fosse migliore di ‘Potere’ di Luchè. Nonostante gli avesse inviato un messaggio audio nel quale si complimentava con lui. Si era andati avanti a colpi di dissing, ma le acque si erano calmate. Ora è stato Salmo a chiamare di nuovo in causa Luchè, citandolo nelle sue ‘64 Bar per Redbull’. Ed ecco risvegliato il can che dorme.

Ad attaccare per primo in musica - il dissing è una sorta di chiamata in causa nel mondo rap, hip hop e trap, ovvero una sorta di battaglia senza esclusione di rime ma che, a differenza di una qualsiasi battle, cela del vero rancore fra i protagonisti - è stato Luca Imprudente, ovvero Luchè. Napoletano, 42 anni, Luchè ha attaccato Salmo facendo uscire su Youtube il brano 'Estate dimmerda 2'. "Che italcore, fra, il 'Cielo in una stanza' che quando l'ho sentito ho rivalutato Plaza": il riferimento va chiaramente al brano di Salmo. "Tutta la nuova scena mo è con me" ha proseguito. Sferrando poi l'attacco più pesante: "Diecimila biglietti regalati per San Siro". L'accusa è chiara: secondo Luchè, Salmo non sarebbe un rapper così di successo come si vanta di essere tanto che avrebbe dovuto regalare un ingente quantitativo di biglietti pur di riempire lo stadio.

"Non ti disso da un millennio, ma mo mi sembra il momento. Ti giuro non lo volevo fare, fra - ha aggiunto -. Da Russel Crowe sei diventato Pio e Amedeo, che imbarazzo quel tuffo nella piscina di Sanremo. Sei l'italiano medio. Sei il maestro della mossa sbagliata. Decidi se vuoi continuare in studio oppure in strada". L'invito è chiaro: "Incontriamoci e facciamo i conti". E poi ecco un messaggio con la voce dello stesso Salmo. Il messaggio risale ai tempi dell’album ‘Potere’ ed è proprio la scintilla del 2019: i complimenti privati di Salmo a Luchè per il disco, poi però criticato in pubblico.

La risposta del rapper sardo non si è fatta attendere. "Dove volano le papere" è il titolo diffuso dal 39enne su Youtube. E l'inizio è eloquente: "Luchè rest in peace". "Il cocco di mamma si è offeso - canta Salmo -. Vedi Luchè e dopo muori dal ridere. Mi dispiace: tu che batti me? Mai". Attacco frontale al passato: "Nei Co'Sang (collettivo di cui faceva parte Luchè, ndr) eri l'ombra di Anto, poi sei diventato fashion, Brigitte Bardot. Ora sembri un croissant, però quello vuoto". "Amo la tua città anche se non ci vado più, l'unica cosa che fa schifo di Napoli sei tu" aggiunge.

Insomma, come si conviene a tutti i dissing, i due non se le mandano a dire. "Io faccio la pace con gli altri, ma tu fai pace con te stesso. Stupido" è la conclusione di Salmo.

Subito ecco la risposta del rapper napoletano. Con un brano, pubblicato di nuovo su Youtube, dal titolo 'Ho paura di uscire’. “Ma tu pensi davvero che io possa avere paura di te, fra? Su di me non hai niente. Io ho solo fatti. Il rapperino da tastiera di stronca la carriera. Potevo farlo quattro anni fa, ti ho dato una chance. Ho subìto l’hating dei fans, avevamo un patto che non hai rispettato. Ma tu sai bene cosa facciamo a un ratto. Sono inattaccabile, indomabile”. E infine due citazioni: la prima della serie ‘Blocco 181’, la seconda del brano ‘Viola’ realizzato da Salmo con Fedez: “Hai bisogno di una serie per entrare nel Blocco. Dopo l’audio sanno chi sei, dopo ‘Viola’ tu non sai più chi sei”. E infine: “Sabato suono in Sardegna, vuoi venire? Ci vediamo a Scampia o hai paura ad uscire?”