Le star assolute del primo Jurassic Park sono senza dubbio il T.Rex e il Velociraptor, ma anche al Dilophosaurus sono bastati pochi minuti per lasciare il segno. È il piccolo predatore, a prima vista innocuo, che elimina brutalmente dalla scena il personaggio di Dennis Nedry, il tecnico informatico che trafuga alcuni embrioni di dinosauri per rivenderli alla concorrenza. Era già risaputo che Spielberg e i creatori del film si fossero presi molte libertà nel dare vita al Dilophosaurus, ma adesso un nuovo studio pubblicato sul Journal of Paleontology ha ulteriormente chiarito com'era nella realtà questo dinosauro vissuto oltre 180 milioni di anni fa: molto, molto diverso dalla sua controparte cinematografica. Nel romanzo originale di Michael Crichton e nella pellicola il Dilophosaurus è alto circa la metà di un uomo, è dotato di due creste ossee sulla testa ed è capace di sputare veleno; il film gli aggiunge anche un collare colorato che apre per intimorire la preda. Mentre la doppia cresta è una caratteristica reale, né il veleno né il collare hanno alcun riscontro nei fossili noti del dinosauro e sono frutto di fantasia. Ma al di là di queste licenze "poetiche", la conoscenza scientifica del Dilophosaurus finora era effettivamente piuttosto fumosa, tanto che l'autore dello studio Adam Marsh lo definisce "il dinosauro più noto di cui si sa meno; prima di questo studio, nessuno conosceva esattamente che aspetto avesse o come si sia evoluto". Il paleontologo ha concluso la più approfondita analisi del rettile mai condotta finora, studiando per anni i cinque fossili esistenti meglio conservati e giungendo così a una descrizione dettagliata che chiarisce molti aspetti oscuri o fraintesi in passato. Ecco allora com'era davvero il Dilophosaurus. Diffuso in Nord America 183 milioni di anni fa durante il Giurassico inferiore, era uno dei primi dinosauri carnivori di grossa taglia e il più grande di quell'epoca: poteva raggiungere i sei metri di lunghezza e i 750 chili di peso. A differenza di quanto supposto finora, ossia che avesse mascella e mandibola deboli, era invece dotato di muscoli potenti e di un morso poderoso. Aveva inoltre delle sacche d'aria integrate nelle creste e in altre ossa del corpo, una sorta di pluriball che le alleggeriva e al tempo stesso le proteggeva e rendeva più robuste. Una caratteristica che si ritrova negli uccelli di oggi e in alcuni dei dinosauri più massicci mai vissuti. Leggi anche: - Questo strano animale è il primo vertebrato della storia con un morso velenoso- Milioni di anni fa i coccodrilli camminavano su due zampe- Argentina, ritrovato uno degli ultimi dinosauri carnivori giganti
MagazineUno dei dinosauri-star di Jurassic Park in realtà era molto diverso