Sabato 31 Agosto 2024
NICOLA PALMA
Magazine

Diletta Leotta e la foto ‘rubata’ del bacio con il magnate: multa di 40mila euro al settimanale

Il Garante sanziona la pubblicazione dell’immagine non autorizzata. La giornalista immortalata nel suo appartamento con Ryan Friedkin. "Era al quarto piano del palazzo, usate tecniche invasive"

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Milano, 27 luglio 2023 – Quelle foto ritraggono, all’insaputa della protagonista, "momenti di vita privata svoltisi in alcuni ambienti del suo appartamento sito a un’altezza (quarto piano) idoneo, in quanto tale, a far presumere un certo riserbo rispetto allo sguardo di chi si trovi a transitare sul piano strada".

Di conseguenza, il servizio rivela "un uso non corretto di ’tecniche invasive’ e quindi una raccolta di dati personali, anche strettamente privati, in violazione dei principi generali di correttezza e trasparenza".

Sono i passaggi-chiave del provvedimento con cui il Garante della privacy ha condannato il settimanale "Oggi" a pagare una multa di 40.660 euro per uno scatto pubblicato il 29 aprile 2021. Nel dispositivo, il nome della persona che ha presentato il reclamo è coperto da omissis, ma le circostanze descritte e i riferimenti temporali portano alla conduttrice televisiva e radiofonica Diletta Leotta, volto di punta di Dazn.

L’istantanea ’incriminata’ è quella che due anni fa fece il giro del web: il bacio con Ryan Friedkin, figlio del magnate americano e proprietario della Roma Dan.

Qualche giorno dopo, Leotta, all’epoca fidanzata con l’attore Can Yaman, precisò a "Striscia la notizia" che quell’incontro era avvenuto quattro mesi prima, il 20 dicembre 2020: "Ero single e a 29 anni, se sei single, un limone te lo puoi anche concedere", scherzò. Poi la conduttrice tv, oggi compagna del calciatore tedesco Loris Karius e all’ottavo mese di gravidanza, aggiunse seria: "Ci sono dei limiti che non devono essere superati e la sfera privata di una persona fa parte di questi".

Ora si scopre che il 9 luglio 2021 Leotta ha inviato una segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali, lamentando "un’evidente violazione della riservatezza della sfera personale". Nell’esposto, ha spiegato che si trovava nella sua abitazione, al quarto piano di uno stabile a Milano, e ipotizzato che il ’paparazzo‘ avesse utilizzato un teleobiettivo particolarmente potente o addirittura un drone per riprenderla vicino a una delle finestre dell’appartamento, a 20 metri d’altezza.

Dal canto loro, i rappresentanti del settimanale hanno respinto le accuse, dichiarando nell’ordine: che il fotografo aveva usato un "normalissimo obiettivo" con zoom 70-200; che la pubblicazione era stata posticipata solo per avere certezze sull’identità dell’altra persona fotografata; e che la stessa "non ha mai fatto mistero della propria vita sentimentale, né ha mai protestato per la diffusione di articoli e immagini", allegando una rassegna stampa che "illustra inequivocabilmente la presenza di numerosi fidanzati, nella vita dell’affascinante presentatrice, a conferma del fatto che la circolazione di notizie e immagini attinenti alla sua vita privata non è mai stata per lei un problema".

A queste tesi, Leotta ha ribattuto che il momento della pubblicazione era stato scelto apposta per "indurre il pubblico a ritenere che fosse in atto un tradimento", così da "sollecitare la curiosità del pubblico sensibile a questo tipo di notizie". Di più: la donna ha detto di essersi sentita "violata nella sua sfera privata e nella sua riservatezza, fatto senza precedenti, nonostante le decine di pubblicazioni di cui è stata oggetto". E l’Authority le ha dato ragione, sottolineando che l’interesse pubblico di un’informazione giornalistica non può "giustificare la compressione del diritto al rispetto della vita privata" di una persona, "pur se personaggio pubblico".