Martedì 25 Marzo 2025
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Primavera e difficoltà a dormire: come superare l’insonnia

Il legame tra la nuova stagione e disturbi del sonno. Cambio dell’ora, stress, allergie: sono molti i fattori che alterano il bioritmo. Ecco i rimedi per un riposo efficace

Insonnia primaverile

Insonnia primaverile

Roma, 24 marzo 2025 – Con l’arrivo della primavera, molte persone sperimentano difficoltà a dormire, una problematica che tende ad acuirsi con il cambio dell’ora, previsto nella notte fra il 29 e il 30 marzo 2025.

L’insonnia primaverile può essere associata a fattori biologici e ambientali. L’aumento delle ore di luce e i cambiamenti di temperatura hanno un impatto profondo sul bioritmo. Inoltre, le alterazioni nei livelli di melatonina e serotonina sono in grado di influire sulla qualità del riposo.

Secondo la National Sleep Foundation la transizione tra le stagioni è un momento critico per il sonno. Il passaggio all’ora legale, ad esempio, può destabilizzare il ritmo circadiano, mentre l’aumento della temperatura notturna può rendere più difficile l’addormentamento. Inoltre, la primavera è spesso associata a un aumento delle allergie stagionali, che possono disturbare il sonno a causa di congestione nasale e difficoltà respiratorie.

L’impatto della luce sul ritmo circadiano

Uno dei principali fattori che contribuiscono all’insonnia primaverile è l’aumento delle ore di luce naturale. La luce è un potente regolatore del ritmo circadiano e influenza la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Studi condotti dall’Harvard Medical School dimostrano che l’esposizione a una maggiore quantità di luce serale può ritardare il rilascio della melatonina, rendendo più difficile addormentarsi.

Per contrastare questo effetto, è utile regolare l’esposizione alla luce nel corso della giornata. Trascorrere del tempo all’aperto nelle prime ore del mattino aiuta a sincronizzare il ritmo biologico, mentre ridurre l’uso di schermi luminosi la sera contribuisce a favorire un addormentamento più rapido. La luce serale, soprattutto quella artificiale (come quella degli schermi), è il principale fattore che inibisce la produzione di melatonina. La luce naturale del mattino, invece, aiuta a sincronizzare il ritmo circadiano e a regolare la produzione ormonale.

Allergie primaverili e qualità del sonno

Le allergie stagionali rappresentano un’altra causa comune di insonnia in primavera. Il polline, la polvere e altri allergeni possono irritare le vie respiratorie, causando congestione nasale, prurito agli occhi e starnuti notturni. Secondo un rapporto pubblicato dalla American Academy of Allergy, Asthma & Immunology, le persone con riniti allergiche hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi del sonno, tra cui difficoltà ad addormentarsi e risvegli frequenti.

Per migliorare la qualità del sonno, è utile adottare alcune precauzioni: mantenere le finestre chiuse nelle ore di maggiore concentrazione di polline ed eventualmente utilizzare un purificatore d’aria in camera da letto, oltre a cambiare regolarmente la biancheria in modo da ridurre l’accumulo di allergeni.

Temperatura e sonno: come trovare il giusto equilibrio

Con l’arrivo della primavera, le temperature iniziano a salire e questo può influire sulla qualità del sonno. Il corpo umano preferisce temperature fresche per dormire bene. Secondo uno studio pubblicato su Sleep Medicine Reviews, la temperatura ideale per il riposo si aggira tra i 18 e i 20°C.

Quando la stanza è troppo calda, il corpo fatica a raggiungere la fase di sonno profondo. Per evitare questo problema, è consigliabile utilizzare lenzuola leggere, scegliere materiali traspiranti per il pigiama e, se necessario, mantenere la stanza ventilata prima di coricarsi. Anche fare una doccia tiepida prima di dormire può aiutare a regolare la temperatura corporea e favorire il rilassamento. Aggiungere il potere rilassante degli oli essenziali, tramite un diffusore o due gocce sul cuscino, potrà aggiungere un effetto benefico positivo: sì a lavanda Aspic, utile anche contro il dolore cervicale, mandarino dolce, arancia, limone, menta.

Lo stress primaverile e il sonno

La primavera è spesso associata a un aumento dell’energia e dell’attività, tuttavia per alcune persone può essere un periodo di stress e ansia. Il cambiamento delle routine, l’aumento degli impegni lavorativi e personali e la pressione sociale legata alla bella stagione possono contribuire a un’iperattivazione del sistema nervoso, rendendo più difficile rilassarsi prima di dormire.

Creare un rituale serale rilassante per preparare il corpo al sonno insieme a tecniche come la meditazione, la respirazione profonda e la lettura di un libro possono aiutare a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, favorendo un addormentamento più naturale.

Anche la dieta gioca un ruolo chiave nella qualità del sonno. In primavera, i cambiamenti nei livelli di serotonina – il neurotrasmettitore che regola l’umore e il sonno – possono influenzare la capacità di riposare bene. Secondo uno studio della Columbia University, alcuni alimenti favoriscono la produzione di serotonina e melatonina, migliorando la qualità del riposo.

Tra i cibi consigliati ci sono le banane, le noci, il miele e i cereali integrali, che contengono triptofano, un aminoacido precursore della serotonina. Al contrario, è preferibile evitare caffeina e alcol nelle ore serali, poiché possono interferire con il sonno profondo.