Roma, 2 ottobre 2024 - Dengue in Italia: il (serissimo) focolaio di Fano aggiorna i numeri del bollettino nazionale Iss, fino al 24 settembre i casi nel nostro paese erano 500 (nelle Marche si era arrivati a 51), oggi quindi abbiamo superato quota 550.
“Quello che preoccupa la comunità scientifica è proprio questo. Ormai ogni anno i casi di Dengue sono costanti”, è la premessa di Paolo Gabrieli, biologo e ricercatore della Statale di Milano.
L’esperto risponde alla domande di Quotidiano.net da Taiwan, dove sta partecipando a un incontro scientifico su quella che oltre ad essere la sua materia di studio è anche la sua passione, le zanzare appunto.
Come avviene la trasmissione della Dengue?
Ma come avviene la trasmissione della Dengue? Chiarisce Gabrieli: “Le zanzare quando nascono non sono infette ma tendenzialmente sane, non hanno patogeni. Per essere capaci di trasmettere il virus, devono quindi acquisirlo dai malati. Nel caso della Dengue, di solito la trasmissione avviene attraverso l’uomo". Esempio: ci si infetta durante un viaggio, si porta il virus in Italia, si viene punti, la zanzara si ammala e trasmette la Dengue. Aggiunge Gabrieli: “Invece per altre malattie, come il virus West Nile, la trasmissione avviene attraverso gli uccelli, e da lì all’uomo e al cavallo”.
A questo link dell’Iss tutte le info sulla Dengue e i sintomi
Il vettore della Dengue in Italia
Il vettore della Dengue in Italia è rappresentato soprattutto dalla zanzara tigre, Aedes albopictus, specie aliena invasiva documentata nel nostro paese per la prima volta grazie a un carico di pneumatici usati su una nave, era il 1990, nel porto di Genova.
Dalla saliva della zanzara alla malattia
Il ciclo funziona così: “Il virus si replica nel corpo della zanzara e raggiunge le ghiandole salivari, usate dall’animale durante il ’pasto’, che sarebbe poi il nostro sangue – è la spiegazione di Gabrieli -. Quando la zanzara punge un nuovo ospite, con la saliva inietta il virus, che così si amplifica all’interno del nostro corpo. Questo è il ciclo biologico, di solito ci vogliono diversi giorni per completarlo, da due a sette. Molto dipende dalla temperatura, se fa caldo il ciclo è più breve”.
“Ecco quali sono gli errori da evitare”
Ma quali sono i comportamenti da evitare? Gli errori che commettiamo per sbadataggine e che possono costarci caro? “Al primo punto metterei i bidoni che si usano nell’orto per raccogliere l’acqua – non ha dubbi lo scienziato -. Stiamo facendo campagne di raccolta larve e per noi quei contenitori sono posti sicuri dove trovarle”. Inoltre, raccomanda l’esperto, “anche i repellenti sono da usare nel modo giusto, di sicuro non basta una volta al giorno”.
Insetticidi, arma (ma anche problema)
Ma qual è l’arma davvero efficace contro le zanzare? “Sicuramente gli insetticidi, ma bisogna usarli con grande attenzione – raccomanda il biologo -. Altrimenti rischiamo un po’ quel che succede con gli antibiotici, si potrebbero avere popolazioni di zanzare super resistenti. Credo anche che nelle campagne di disinfestazione si dovrebbero prevedere date più flessibili, non rigidamente definite a priori”.