Roma, 20 maggio 2024 – Demi Moore si mette di nuovo in gioco. La dolce ragazza dagli occhi di cerbiatto nella pellicola cult ‘Ghost’ torna a 61 anni sul grande schermo con un body-horror film dal titolo ‘The Substance’, in concorso alla 77esima edizione del Festival di Cannes 2024. La vera sfida è stata quella di girare scene di nudo integrale scardinando i pregiudizi sull’età. Moore descrive così questa nuova esperienza in cui è stata guidata dalla regista Coralie Fargeat: "Non è stato semplice. Mi sono sentita vulnerabile, ma la vulnerabilità era necessaria per raccontare la storia in questo modo. È stata un'esperienza molto provante, abbiamo dovuto confrontarci spesso su quello che stavamo cercando di realizzare".
La trama del film
'The Substance' è un body-horror travolgente ed esplicito che mette al centro della narrazione la vecchia gloria di Hollywood, Elisabeth Sparks: conduttrice di una trasmissione di aerobica per il Morning Show, viene licenziata dopo aver superato i 50 anni. Subito il colpo, qualche giorno dopo la donna risponde all'annuncio di un misterioso siero sperimentale di ringiovanimento noto come "la Sostanza". "Questo è un film che ragiona sulla violenza, emotiva e fisica, che gli uomini infliggono alle donne e che le donne finiscono per infliggere a loro stesse, nel perseguimento di ideali irrealistici di bellezza", spiega la regista Coraline Fargeat, in lizza per la Palma d’Oro.
Nel caso specifico, Dennis Quaid – che dedica la sua performance alla memoria di Ray Liotta, attore che avrebbe dovuto interpretare questo ruolo, poi morto nel maggio 2022 prima dell'inizio delle riprese – veste i panni di Harvey, il producer del canale che si libera di Elisabeth senza troppi fronzoli: "Molto semplicemente interpreto il ruolo di uno stronzo", dice senza mezzi termini l'attore, che aggiunge: "Anche se interpretarli è sempre molto divertente. Coralie Fargeat non odia gli uomini, odia gli stronzi".
Tornando invece alle difficoltà incontrate durante la lavorazione del film, Demi Moore, si sofferma su quanto anche Margaret Qualley, che nel racconto interpreta Sue, l'altra da sé più giovane e bella, sia stata indispensabile perì metterla a proprio agio: "Mi sono sentita al sicuro con lei, eravamo quasi sempre vicine, nude, e siamo riuscite ad avere anche qualche momento di leggerezza scherzando su quanto fossero assurde certe situazioni, la nostra fiducia reciproca cresceva di giorno in giorno".