
Decluttering di primavera, come iniziare e perché fa bene
La primavera è la stagione del rinnovamento: il risveglio (anche del bioritmo!) dopo i mesi più freddi e piovosi dell’anno. Il tempo primaverile segna la stagione degli amori e il momento in cui la natura si rinnova, nel giro di qualche settimana i rami degli alberi si ricopriranno di nuove gemme e fiori.
Insieme al sole anche per noi scattano nuovi bisogni: desiderio di novità e di alleggerirci, non solo nei vestiti, ma anche negli spazi che abitiamo e nei pensieri che ci portiamo dentro. Il decluttering – letteralmente “liberarsi dal superfluo” – è una pratica sempre più diffusa che aiuta a fare ordine in casa, ma anche nella mente. Un ottimo momento per iniziare è… adesso.
Che cos’è il decluttering e perché è utile
Il termine “decluttering” deriva dall’inglese to declutter, che significa eliminare ciò che ingombra. Non si tratta solo di buttare via oggetti, ma di un processo più profondo: mettere in discussione ciò che possediamo, domandarci se ci serve davvero, se ci rappresenta ancora, se contribuisce al nostro benessere. Una filosofia che ha trovato ampio spazio nel lavoro di autori come Marie Kondo, con il suo metodo KonMari, basato sulla domanda “questo oggetto mi dà gioia?”, o come Fumio Sasaki, autore di "Goodbye, Things", che ha scelto la via del minimalismo estremo per trovare più libertà nella vita.
Il decluttering ha effetti benefici anche sul piano mentale: diversi studi dimostrano che il disordine aumenta i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, mentre ambienti ordinati favoriscono la concentrazione e il buonumore. In primavera, quando la luce aumenta e la voglia di “nuovo inizio” si fa sentire, fare spazio diventa una forma di cura personale.
Come iniziare un decluttering di primavera in casa
Iniziare può sembrare difficile, ma non serve fare tutto in un giorno. Anzi, si tratta proprio del contrario: il decluttering, giorno dopo giorno, diventerà una filosofia di vita. Il primo passo è cambiare sguardo: osservare la propria casa con occhi nuovi, come se fosse la prima volta. Quali oggetti raccontano ancora chi siamo? Quali, invece, parlano di abitudini superate?
Si può cominciare da una stanza, da un angolo specifico – il guardaroba, ad esempio, è un classico punto di partenza. Quali sono i vestiti che non indossiamo da almeno un anno o che teniamo da parte in attesa da troppo? Donare i capi a cui siamo affezionati, ma che non indossiamo più, a qualcuno che saprà apprezzarli davvero – soprattutto se si tratta di una persona cara – può diventare un gesto profondamente liberatorio.
Lo stesso vale per oggetti dimenticati in fondo ai cassetti, carte accumulate, oggetti rotti o duplicati. L’obiettivo non è svuotare, ma fare spazio per ciò che conta davvero.
Ogni oggetto può essere messo in discussione, con la domanda guida: mi serve ancora? lo uso? mi rende felice?. Ciò che non risponde affermativamente a queste domande può essere donato, venduto o riciclato. E nel processo, accade qualcosa di importante: mentre lasciamo andare, ci alleggeriamo anche dentro.
Decluttering mentale: fare spazio anche nei pensieri
Il decluttering non riguarda solo gli oggetti. In primavera possiamo cogliere l’occasione per rivedere anche le nostre abitudini mentali, le routine che non funzionano più, le relazioni che ci pesano, i pensieri che tornano sempre uguali.
Per fare decluttering mentale serve tempo e ascolto. Scrivere un diario può aiutare a osservare cosa ci sta occupando la mente, quali sono le cose che ci fanno sentire affaticati o bloccati. Possiamo chiederci: quali pensieri mi appesantiscono? Quali impegni prendo per abitudine e non per scelta? Cosa posso lasciare andare?
In questo senso, il decluttering mentale si avvicina a pratiche come la meditazione, la scrittura consapevole, il journaling. Anche qui il principio è lo stesso: ridurre l’eccesso per ritrovare un senso di chiarezza.
Ritrovare armonia con l’ambiente che ci circonda
Fare decluttering in primavera è anche un modo per riallinearsi con i ritmi della natura. Dopo i mesi invernali, in cui spesso accumuliamo e tratteniamo, arriva un tempo di alleggerimento e circolazione. Anche secondo alcune medicine tradizionali, come l’ayurveda o la medicina cinese, la primavera è il momento ideale per espellere tossine e rinnovare l’energia.
Riordinare gli spazi, eliminare ciò che non serve, aprire le finestre, cambiare l’aria dentro e fuori: tutto questo ha un impatto concreto sul nostro benessere. Non si tratta di perfezione, ma di equilibrio. Una casa più leggera può aiutare a sentirci più liberi, una mente più ordinata ci aiuta a vivere con maggiore presenza.
Non serve rivoluzionare tutto, basta iniziare. Anche un piccolo gesto può innescare un grande cambiamento.