Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Daniel Radcliffe e l'alcolismo causato da Harry Potter

Ora che è sobrio, l'attore ha raccontato i suoi problemi con l'alcol e come siano nati per un senso di colpa legato al successo dei film tratti dai libri di J. K. Rowling

Una scena di 'Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2' (2011) - Foto: Warner Bros.

Nel corso di un'intervista rilasciata a BBC Radio 4, Daniel Radcliffe ha candidamente raccontato dei suoi problemi di alcolismo e di come siano stati probabilmente dovuti a un senso di colpa causato da Harry Potter. L'attore londinese, che oggi ha 30 anni, ha smesso di bere nel 2010 e può guardare con il giusto distacco a quel periodo della sua vita, tanto da raccontarlo in diretta radiofonica.

Daniel Radcliffe e l'alcolismo

Radcliffe è diventato una star a livello mondiale quando aveva solamente dodici anni, grazie al ruolo di Harry Potter nella saga cinematografica tratta dai romanzi di J. K. Rowling. Ancora giovanissimo si è ritrovato con un patrimonio stimato in 90 milioni di sterline, circa 98,6 milioni di euro al cambio attuale, e un futuro più che roseo di fronte. C'era ragione di pensare che non avesse un problema che fosse uno. Invece l'alcol si era insinuato nella sua vita. Tutto è nato a causa del senso di colpa per l'enorme fortuna che l'aveva toccato: dopo avere recitato in una manciata di episodi della miniserie TV 'David Copperfield' (1999) e dopo essere comparso nel film 'Il sarto di Panama' (2001), eccolo indossare gli occhiali del maghetto con la cicatrice in fronte. Nel 2001 esce 'Harry Potter e la pietra filosofale' e in men che non si dica fama e carriera esplodono in maniera pirotecnica. Nel contempo, ecco la domanda cruciale: me lo sono meritato? Valgo davvero così tanto? "Avrò sempre una parte del mio cervello, quando entro per la prima volta in una sala prove, che mi dice 'Tutti pensano che tu sia qui grazie a Harry Potter'. E in larga parte hanno ragione, così mi sforzo enormemente per portare ogni volta un contributo nuovo: se questo mi fa lavorare meglio, allora bene". Il problema è che "questo" produce anche un'enorme stress. Sommalo al dubbio di non meritare il successo e alle incertezze della carriera post Harry Potter, ed ecco il cocktail che l'ha spinto verso l'alcol. "Penso che gran parte delle bevute", ha raccontato Daniel Radcliffe, "fosse dovuto al panico e al non sapere cosa avrei fatto dopo e al non sentirmi a mio agio con me stesso quando ero sobrio". Per fortuna, l'attore è sobrio dal 2010 e la sua carriera è proseguita, al cinema, in televisione come a teatro. Così oggi può raccontare serenamente la propria esperienza e anche porsi una domanda: "Mi affascina molto interrogarmi su questo: l'alcolismo mi avrebbe toccato comunque, anche se non avessi interpretato il ruolo di Harry Potter? Non lo saprò mai, ma è un qualcosa che ha perseguitato la mia famiglia per generazioni, anche se ci tengo subito a sottolineare che non ha riguardato mia madre e mio padre". Leggi anche: - Ben Affleck e Ana de Armas hanno una love story? Il gossip impazza - Scream, il reboot affidato ai registi di 'Finché morte non ci separi' - Ad alta voce: tutti i romanzi e i racconti disponibili gratis