Roma, 14 ottobre 2024 – Si era capito nel 2010 quando all’Isola dei Famosi 7 entrò in gioco una nuova categoria: i “Figli di…“. Daniele Battaglia (figlio di Dodi dei Pooh), Roberto Fiacchini (figlio adottivo di Renato Zero), Manuela Boldi (figlia di Cipollino), Guenda Goria (figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria). Era un’ammissione, un atto di lealtà. Un esercito di pargoli di gente famosa per proprietà transitiva e diritto acquisito sfruttava la fama dei genitori e si piazzava davanti alle telecamere nella logica del win win: va bene a loro ma anche al programma, aiutato a decollare dalla gloria riflessa.
È così che siamo scivolati dal talent al parent, fra i mugugni dei fanatici della meritocrazia arroccati su un pensiero malevolo: i figli delle stelle partono avvantaggiati nella corsa al successo perché un provino non si nega a certi cognomi. Ma non è stato sempre così? E perché nessuno si scandalizza se il notaio lascia lo studio al figlio, perché rinnegare la potenza delle oligarchie dinastiche? La cosa più importante che i genitori possono insegnare agli eredi, diceva qualcuno, è come andare avanti senza di loro. Ma nel frattempo torna utile sfruttare l’occasione e quindi ecco che hanno cominciato a farsi strada Angelina Mango, Muccino e Raf junior, ecco Jasmine Carrisi figlia di Al Bano e Loredana Lecciso, Caterina De Angelis figlia di Margherita Buy, Anna Lou figlia di Morgan e Asia Argento. Usurpatori su una linea di partenza che dovrebbe essere la stessa per tutti? Una garanzia fornita dal Dna? Ci sono tanti modi per dirlo: suggerimenti, raccomandazioni. Non siamo ingenui, è il richiamo della foresta. Al punto che oggi Mauro Corona si intristisce perché dopo avere fatto tanto studiare il figlio il ragazzo preferisce andare a spaccare la legna nei boschi, in questo caso senza audizioni ma con la stessa coerenza.
Non è un processo nuovissimo. Vittorio Gassman ebbe quattro bambini da quattro donne diverse e sappiamo come è andata. Alessandro, avuto dall’attrice francese Juliette Manyel, è diventato attore. Paola, nata dal primo matrimonio con Nora Ricci, ha seguito le orme dei genitori a teatro. Jacopo Gassman, il quarto avuto dall’attrice Diletta d’Andrea, fa il regista. Solo Vittoria, la cui mamma era l’americana Shelley Winters, è diventata medico, specialista in geriatria. Una percentuale schiacciante, la conferma che il talento si perpetua per travaso e non salta le generazioni: Leo Gassman, figlio di Alessandro, ha fatto storcere il naso a qualcuno quando si è presentato a X Factor e poi ha vinto a Sanremo nel 2020 nella categoria Nuove proposte.
Nella famiglia Tognazzi più o meno la stessa cosa. Maria Sole è diventata una stella della regia al femminile, Ricky non ha bisogno di presentazioni, Gianmarco fa l’attore oltre a gestire l’azienda enovinicola fondata dal padre alla fine degli anni ’60. E chi osserva che Luciana Littizzetto non ha aperto una latteria come la mamma non ha capito. No, la vita non è giusta, le opportunità non sono le stesse per tutti e avere già un piede nell’ambiente aiuta. Quest’anno Maria De Filippi ad Amici ha accolto con affetto Ilan Muccino, figlio del regista Gabriele. Meritevole almeno quanto un signor nessuno, però Muccino, quindi esentato dalla trafila del provino. Quindi imbucato? Ma no, vincono tutti appunto. E poi la mamma di Ilan è la musicista Elena Majoni. E il nuovo compagno di lei, Nicola Peruch, è il tastierista d Zucchero e Eros Ramazzotti. Il minimo che possa capitare è un contratto discografico, poi ci sarà tempo di confermare che il sangue non mente. Così come è appena entrata nella scuola di Maria Chiamamifaro, cantante, nome d’arte di Angelica, figlia di Cristina Parodi e Giorgio Gori. (In lizza pare ci sia poi anche Samuele Refoli, in arte DArt, figlio di Raf, già sotto contratto con Orange, l’etichetta di Jasmine Carrisi). Ad Amici 23 sicuramente un po’ avvantaggiati sono stati Holden, figlio del chitarrista Paolo Carta, attuale marito di Laura Pausini, Angelina Mango, alla quale Tiziano Ferro produceva una canzone già prima che vincesse il talent. Poi Lda (Amici 21), il figlio nemmeno troppo in incognito di Gigi D’Alessio.
Ora Ligabue porta in tour con sé il figlio Lenny: "È chitarrista, produttore. Ha fatto la scuola per fonici e ha un orecchio migliore del mio. Non ha mai avuto un piano B. certo, deve fare i conti con la realtà, ma vedremo come andrà a finire". Margherita Buy sulla figlia Caterina (nella serie tv Vita da Carlo): "Non avrei mai voluto che diventasse un’attrice. Invece, ovviamente, è successo. I figli non ascoltano mai i consigli dei genitori". Anna Lou Castoldi – centrata, gentile, in gara con successo all’edizione in corso di Ballando con le stelle – su mamma Asia e papà Morgan: "Essere figlia dei miei genitori non può rappresentare un pregiudizio perché è un dato di fatto. Ma la mia persona non si riduce meramente a essere una figlia. Nessuno è un figlio e basta". Certo che no, però aiuta. Vale nelle botteghe, nelle grandi aziende. Perché nel mondo dello spettacolo dovrebbe essere diverso?