Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Le rivelazioni di Dakota Fanning sulla sua infanzia

L’attrice è apparsa recentemente in “Ripley” e “The Perfect Couple”: la sua carriera e i ricordi dell'infanzia.

Dakota Fanning - Crediti Ansa Foto

Dakota Fanning - Crediti Ansa Foto

Recentemente è tra i protagonisti della serie Netflix “The Perfect Couple”, accanto a Nicole Kidman ed Eve Hewson. Ma Dakota Fanning è un’attrice che, nonostante la sua giovane età, ha una carriera davvero invidiabile alle spalle, iniziata quando lei era solamente una bambina. In questi giorni, l’attrice ha riflettuto proprio su quel periodo della sua vita e su come sia riuscita a mantenere il giusto equilibrio tra essere una ragazzina e iniziare un percorso nel mondo dorato della recitazione.

Dakota Fanning e la riflessioni sulla sua infanzia da ‘baby star’

Pensando agli esordi e alla giovane età con la quale ha iniziato ad avere credito nel settore della recitazione, Dakota Fanning ha ricordato alcuni momenti imbarazzanti, legati a domande da parte della stampa che rischiavano di metterla a disagio: “Nelle interviste in giovane età, ricordo che i giornalisti mi chiedevano: 'Come stai evitando di diventare una ragazza da tabloid?' La gente faceva domande super inappropriate. Da bambina, stavo rilasciando un un'intervista e qualcuno mi ha chiesto: 'Come potresti avere degli amici?' È come, eh?"”. Interrogativi che possono spiazzare, soprattutto quando si è ancora piccoli e ci si sente incapaci e incerti su quello che si potrebbe rispondere.

Sentirsi degli esempi, per alcuni ragazzi che hanno trovato il successo fin da piccoli, non sempre è stato facile. E lei stesso ammette di essere stata felice di non essere mai stata rappresentata come modello per i giovani della sua età: “Provo molta compassione per le persone che sono diventate degli esempi”. Non sa se la società e i media – la stampa e i giornalisti – possano aver avuto un ruolo fondamentale nei casi di persone che “si sono perse” e hanno smarrito il proprio equilibrio: “Se la società e i media non avessero fatto la loro parte, chi lo sa? Non penso che sia necessariamente legato al cento per cento all'essere in questo business; ci sono anche altri fattori. Io semplicemente non ci sono caduta, e non so esattamente per quale ragione, tranne che la mia famiglia è composta da persone molto gentili. Gentili e protettive”.

Ad essere stata un punto di riferimento solido e fondamentale è stata proprio la sua famiglia: “Ho una madre che mi ha insegnato come trattare gli altri e anche come trattare me stessa. Ed era lì ogni secondo, presente. Sono sempre stata trattata con rispetto. Non è mai stato 'Porta dentro la bambina! Portala fuori!' mentre lavoravo con persone che mi trattavano in quel modo: ero rispettata come attrice. La mia carriera è stata una parte molto importante ma penso davvero anche ai ricordi d'infanzia e la vita non sembra sproporzionata rispetto al lavoro e ai giochi, ero così grato di essere lì a fare un lavoro che contava”.

I successi più noti di Dakota Fanning

Dakota Fanning ha riscosso il successo iniziale e internazionale nel 2011 grazie al ruolo accanto a Sean Penn nel film “Mi chiamo Sam”. Interpretava Lucy, una bimba di 7 anni. Poi recitò del thriller “24 ore” e in “Men on Fire – Il fuoco della vendetta” insieme a Denzel Washington. Nel 2009 partecipa a “New Moon” (della saga di Twiloight) e anche negli altri due sequel. Tra le altre pellicole citiamo “Ocean’s 8”, “C’era una volta a… Hollywood” e “The Watchers”. Sul piccolo schermo, invece, oltre a “The Perfect Couple”, recentemente è stata tra i protagonisti della miniserie “Ripley”, sempre su Netflix.