"Il pellegrinaggio è raggiungere una meta, non vagare inutilmente. È percepire i passi antichi di chi ci ha preceduto attraverso sentieri e strade carichi di storia e di storie; è armonia con la natura, adattamento, riacquisizione dei valori primari dell’uomo e frugalità, essenzialità, semplicità". Scrivono così nel libro Il Cammino Francescano della Marca gli autori Maurizio Serafini e Luciano Monceri, pellegrini che hanno messo a punto questo straordinario itinerario che va da Assisi ad Ascoli Piceno.
Spiritualità, attività all’aperto, contatto con la natura, quiete e silenzio, meditazione, tradizione e storia; ma anche cultura e arte, enogastronomia, borghi, rinascita attraverso la ricostruzione dell’Appennino. Il Cammino Francescano della Marca è tutto questo e molto altro ancora. Riconosciuto dall’Atlante dei Cammini e promosso dal Mibact, ripercorre i passi di San Francesco d’Assisi lungo antiche vie che si snodano tra Umbria e Marche per circa 167 chilometri, articolati tra colline, boschi e paesi sospesi nel tempo.
Un’esperienza escursionistica, ma anche la ricerca di un contatto autentico con i luoghi visitati: otto tappe che attraversano località di grande fascino e in cui la figura di San Francesco è ovviamente centrale, dal momento che tutto il percorso segue le sue tracce, toccando destinazioni che hanno con lui un legame importante. Fu infatti con questa strada che egli nel 1215 andò da Assisi sino ad Ascoli, già spinto dalla volontà di creare una rete spirituale, umana ma anche architettonica. Si va da Assisi a Foligno, poi Colfiorito, Polverina, Montalto di Cessapalombo, Sarnano, Comunanza, Venarotta e infine Ascoli, con una variante facoltativa a Montedinove per ammirare il Parco dei Calanchi e del Monte Ascensione.
Numerose le località e i siti da visitare lungo il cammino; tra questi, le meravigliose Cascate del Menotre con l’Eremo di Santa Maria di Giacobbe e il borgo di Pale di Foligno, la città di Foligno ricca di arte e cultura, nonché poli spirituali di una certa importanza come San Giusto in San Maroto e l’antica Chiesa di Plestia, che sorge su una vasta area archeologica. Ancora, Serravalle di Chienti con la Botta dei Da Varano, il MuPA Museo Paleontologico Archeologico, il mulino e la centrale idroelettrica a Gelagna Bassa. Sarnano, tra i borghi meglio conservati, accoglie i visitatori con uno dei centri termali più grandi delle Marche, una valida pinacoteca e la rigenerante Via delle Cascate Perdute.
Da non perdere dunque l’enogastronomia d’eccellenza insieme all’attività di birdwatching sull’altopiano di Colfiorito, Pievetorina con il Percorso delle Acque, Venarotta con la sua tradizione del ricamo, Rotella, Montalto di Cessapalombo con l’originale Giardino delle Farfalle; e poi Spello, Amandola, Comunanza, Caldarola e suoi tre castelli affacciati sul Lago di Caccamo. Infine, da non perdere i tre eremi del Beato Rizzerio, di Soffiano con le grotte e di San Liberato, nei pressi di San Ginesio; mentre avvicinandosi ad Ascoli lascia senza parole il Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte. Ogni altra info su www.camminofrancescanodellamarca.it