Cry Macho, al cinema il nuovo film di Clint Eastwood
Racconta la storia di un vecchio e un ragazzino, ha diviso la critica ed esce in sala il 2 dicembre: ecco trama, trailer e recensioni
Foto: Claire Folger/Warner Bros.
A 91 anni suonati e con una lunghissima carriera alle spalle, Clint Eastwood non intende andare in pensione e ancora una volta si mette a recitare in un film da lui diretto: si intitola 'Cry Macho - Ritorno a casa' ed esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 2 dicembre, dopo avere polarizzato la critica d'oltreoceano, dividendola fra stroncatori ed entusiasti, con poche vie di mezzo.
'Cry Macho - Ritorno a casa', tutto sul film
La trama ruota attorno a una ex star dei rodeo, ritiratosi dalle scene dopo avere subito un grave incidente: ora è diventato anziano, beve un po' troppo, ma quando il suo vecchio capo gli chiede un favore, lui accetta. Si tratta di andare in Messico a cercare il figlio tredicenne del capo e riportarlo in Texas. Il ragazzo frequenta un brutto giro e la madre non vorrebbe se ne andasse, ma lui è intrigato dall'idea di incontrare il padre e così parte. Il viaggio sarà lungo abbastanza da consentire ai due uomini di conoscersi.
'Cry Macho - Ritorno a casa' è basato sull'omonimo romanzo scritto da N. Richard Nash, pubblicato nel 1975 e già in precedenza oggetto di un tentativo di adattamento per il grande schermo: avrebbe dovuto essere interpretato da Arnold Schwarzenegger, ma non se ne fece nulla. La versione che esce ora al cinema nasce da una sceneggiatura che lo stesso Nash ha scritto insieme a Nick Schenk, che aveva già firmato per Clint Eastwood i copioni di 'Gran Torino' e 'Il corriere - The Mule'. Dal canto suo, Eastwood firma il suo 45° credito come regista e il suo 72° come attore, facendosi affiancare nel cast dal giovane Eduardo Minett (visto nella serie TV 'La rosa de Guadalupe') e poi da Dwight Yoakam ('Crank'), Natalia Traven ('Danni collaterali') e Fernanda Urrejola ('Narcos: Messico').
Il trailer
Le recensioni, cosa ne pensa la critica
Nessuno nega che lo stile sobrio di Clint Eastwood è efficace e altrettanto si può legittimamente sostenere della sua presenza scenica. Se però queste osservazioni sono sostanzialmente condivise, la critica si è divisa sulla qualità della sceneggiatura: i più critici l'hanno trovata scarna e al limite dell'inconsistente, coloro che hanno scritto recensioni positive hanno invece sostenuto che è precisa e senza fronzoli. Con ogni probabilità, la sensibilità di spettatori e spettatrici giocherà nel caso di 'Cry Macho' un ruolo essenziale in vista di una visione soddisfatta o meno del film.