Ogni volta che il governo dà un giro di vite agli spostamenti interni a causa del Coronavirus, assistiamo a scene di fuga di cittadini in preda al panico: in Italia il fuggi-fuggi verso il sud, in Francia da Parigi verso le campagne. In Scozia molte persone stanno lasciando le città per isolarsi nelle roulotte e nelle case di vacanza sulle isole o nelle Highlands, dove sperano di scampare al contagio. Ma le conseguenze dell'esodo potrebbero rivelarsi pesanti per le piccole comunità locali, che non sono attrezzate per affrontare l'emergenza.
La situazione è così preoccupante da spingere Fergus Ewing, segretario di gabinetto per l'economia rurale e il turismo del governo scozzese, a spendere parole durissime in un comunicato ufficiale: "Sono furioso per il comportamento incosciente e irresponsabile delle persone che stanno andando nelle Highlands e sulle isole. La cosa deve finire. Per essere chiaro: la gente non deve spostarsi nelle comunità rurali, punto e basta. Stanno mettendo a rischio delle vite".
Anche altri esponenti del governo si sono affidati ai social per tentare di dissuadere i fuggitivi. "Se vivete da altre parti, non usate le Highlands per il vostro auto-isolamento… Il flusso di persone che stanno scappando dalle città non è di aiuto per la gente che vive qui", ha twittato Kate Forbes, segretaria di gabinetto per le finanze.
"Le vostre azioni sono egoiste e stanno ulteriormente gravando sui servizi locali già sotto pressione. Non è un gioco. Non è una vacanza. Pensate agli altri", ha scritto Andrew Bowie, membro del parlamento del Regno Unito originario di un villaggio di pescatori sul Mare del Nord.
Secondo i dati ufficiali al 24 marzo, in Scozia attualmente le persone che risultano positive al Coronavirus sono circa seicento, sebbene i contagiati reali siano stimati in migliaia. Nelle zone più remote del paese i numeri restano per ora contenuti: solo una decina di casi conclamati nei Borders e nell'Highland (l'area amministrativa che copre il nord della Scozia), zero nelle Ebridi Esterne e nelle Orcadi.
Il timore è che le persone che si stanno rifugiando qui possano mettere in crisi le economie locali e portarsi dietro il virus inconsapevolmente, contagiando comunità sprovviste di strutture sanitarie adeguate a trattare i casi di Covid-19. Nel tentativo di frenare l'esodo, pochi giorni fa il governo ha vietato alle compagnie di traghetti di trasportare sulle isole chi non vive lì o non ha una necessità comprovata per andarvi.
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MagazineCoronavirus, la fuga nelle Highlands per scampare al contagio