Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Coronavirus, la fuga nelle Highlands per scampare al contagio

Molti scozzesi stanno lasciando le città per isolarsi nelle case di vacanza sulle isole e nelle aree remote del paese. Ma le conseguenze potrebbero essere pesanti

Gli scozzesi in fuga dal virus si rifugiano nelle zone remote del paese

Ogni volta che il governo dà un giro di vite agli spostamenti interni a causa del Coronavirus, assistiamo a scene di fuga di cittadini in preda al panico: in Italia il fuggi-fuggi verso il sud, in Francia da Parigi verso le campagne. In Scozia molte persone stanno lasciando le città per isolarsi nelle roulotte e nelle case di vacanza sulle isole o nelle Highlands, dove sperano di scampare al contagio. Ma le conseguenze dell'esodo potrebbero rivelarsi pesanti per le piccole comunità locali, che non sono attrezzate per affrontare l'emergenza. La situazione è così preoccupante da spingere Fergus Ewing, segretario di gabinetto per l'economia rurale e il turismo del governo scozzese, a spendere parole durissime in un comunicato ufficiale: "Sono furioso per il comportamento incosciente e irresponsabile delle persone che stanno andando nelle Highlands e sulle isole. La cosa deve finire. Per essere chiaro: la gente non deve spostarsi nelle comunità rurali, punto e basta. Stanno mettendo a rischio delle vite". Anche altri esponenti del governo si sono affidati ai social per tentare di dissuadere i fuggitivi. "Se vivete da altre parti, non usate le Highlands per il vostro auto-isolamento… Il flusso di persone che stanno scappando dalle città non è di aiuto per la gente che vive qui", ha twittato Kate Forbes, segretaria di gabinetto per le finanze. "Le vostre azioni sono egoiste e stanno ulteriormente gravando sui servizi locali già sotto pressione. Non è un gioco. Non è una vacanza. Pensate agli altri", ha scritto Andrew Bowie, membro del parlamento del Regno Unito originario di un villaggio di pescatori sul Mare del Nord. Secondo i dati ufficiali al 24 marzo, in Scozia attualmente le persone che risultano positive al Coronavirus sono circa seicento, sebbene i contagiati reali siano stimati in migliaia. Nelle zone più remote del paese i numeri restano per ora contenuti: solo una decina di casi conclamati nei Borders e nell'Highland (l'area amministrativa che copre il nord della Scozia), zero nelle Ebridi Esterne e nelle Orcadi. Il timore è che le persone che si stanno rifugiando qui possano mettere in crisi le economie locali e portarsi dietro il virus inconsapevolmente, contagiando comunità sprovviste di strutture sanitarie adeguate a trattare i casi di Covid-19. Nel tentativo di frenare l'esodo, pochi giorni fa il governo ha vietato alle compagnie di traghetti di trasportare sulle isole chi non vive lì o non ha una necessità comprovata per andarvi. Leggi anche: - La carta igienica scarseggia per il Coronavirus? Te la regala il ristorante - Maccio Capatonda, il divertente TG fatto in casa ai tempi della quarantena - Smart working, i consigli per lavorare al meglio da casa