Passata l'emergenza, dovremo abituarci almeno per un certo periodo a convivere con il Coronavirus. Cambieranno molte cose, e forse cambierà anche il nostro modo di viaggiare in aereo. In questo senso l'azienda italiana Aviointeriors, che da quarant'anni realizza allestimenti per aeromobili commerciali, ha studiato due possibili soluzioni per i posti a sedere a prova di contagio. La più semplice ed economica da implementare si chiama Glassafe, una schermatura in materiale trasparente che isola i singoli sedili uno dall'altro e rispetto al corridoio, creando una barriera che limita il contatto fra i passeggeri e riduce il rischio di contaminazione. È concepita in modo da poter essere fissata alle poltrone esistenti (ed eventualmente rimossa alla bisogna) ed è facile da pulire e igienizzare. L'altra soluzione, la Janus (dal nome di Giano, il dio romano bifronte), prevede invece un intervento più strutturale. In ogni fila il sedile centrale è rivolto in senso inverso rispetto agli altri due, che restano invece posizionati nella classica direzione di volo. Fra le poltrone corre una schermatura alta fino alla testa, analoga al Glassafe, in modo da garantire anche in questo caso ai passeggeri uno spazio isolato che li protegga dall'effetto droplet. Leggi anche: - Coronavirus, il 96% delle destinazioni del mondo è chiuso al turismo - Coronavirus e turismo, a rischio 50 milioni di posti di lavoro nel mondo - Perché ci tocchiamo spesso il volto? Per annusarci le mani
MagazineIn aereo ai tempi del Coronavirus: le poltrone anti-contagio