I sempiterni temi da film di Ennio Morricone, 6 nomination e 2 Oscar, alla sfida del “capcop”. Sì, “capienza e coprifuoco” i due punti interrogativi che gravano sul concerto in Arena de Il Volo, fissato per il 5 giugno. E se il primo l’ha già dissolto la capienza in deroga riconosciuta proprio ieri da una delibera regionale, seimila spettatori in luogo dei mille consentiti al momento dal decreto Draghi (grazie a un rigoroso protocollo sanitario di 55 pagine), sul secondo regna ancora incertezza. L’invito all’autorità è a mettersi una mano sul cuore e a spostare le lancette a mezzanotte, perché il coprifuoco, pure alle 23, costringerebbe tutti a iniziare l’evento in un orario in cui fa ancora caldo e c’è luce piena. Particolare non da poco, visto che trattasi di una diretta su Raiuno.
"La prima diretta di un nostro concerto" sottolineano Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, ricordando che i posti saranno in vendita da venerdi prossimo (a prezzo ribassato per quanti già in possesso di un biglietto per il tour Il Volo - 10 Years live fermato dal Covid). L’orchestra sarà diretta da Marcello Rota, ma ci sarà pure Andrea Morricone. "La famiglia ci ha autorizzati a mettere la voce su un brano del Maestro mai cantato prima" spiegano. "Ma durante la serata non mancheranno le canzoni della nostra carriera".
…Tutto con l’eco di quel "nun te preoccupà" ancora nelle orecchie.
Ginoble: "Già. Quando a Roma nel 2011 condividemmo col Maestro il palco di Piazza del Popolo eravamo dei sedicenni ingenui. Durante le prove con la sua Sinfonietta, il maestro dà l’attacco e io non parto. Panico totale, Morricone si gira, io lo guardo e dico “...quindi me lo dai tu l’attacco” dandogli del tu. E lui, paterno, in romanesco: ’a ragazzì, ce penso io".
Come ospite internazionale, chi chiamereste al concerto?
Barone: "Ci stiamo lavorando, mettendoci anema e core. Anche perché avremo degli ospiti pure nel disco in studio su cui è costruita questa operazione, che tuttavia non uscirà contemporaneamente all’evento veronese".
Fra i grandi temi in repertorio, qual è quello che avrebbe meritato sicuramente l’Oscar?
Ginoble: "Tutti e tre d’accordo: Nuovo Cinema Paradiso".
All’Oscar avete tifato Pausini?
Ginoble: "Ovviamente sì. Orgoglio italiano".
Un regista per cui vi piacerebbe cantare?
Boschetto: "L’abbiamo fatto una sera a New York con Woody Allen e ci piacerebbe farlo in un film del “morriconiano“ Quentin Tarantino. E Spielberg...".
Questo spettacolo era previsto a Roma in Piazza Pio XII, con lo sfondo di San Pietro, poi è stato spostato a Verona. Perché?
Boschetto: "Sarebbe stata la prima volta di un concerto in quella piazza, senza precedenti quanto a logistica per organizzare un evento sicuro in condizioni di pandemia. Non ce la siamo sentiti di rischiare, così, siccome oltre che su Raiuno il concerto sarà trasmesso pure negli Stati Uniti, dalla Pbs, abbiamo pensato a Verona anche per la presa che ha sul pubblico americano".
A chi dedicate questo show?
Ginoble: "Alla ripartenza, alla rinascita e alla speranza. Siamo privilegiati e onorati di essere i primi a riaprire i grandi concerti post Covid. Una felicità condivisa con tutti quelli che verranno a vederci e con le maestranze che finalmente tornano a lavorare ai concerti".
Poi arriverà il tour.
Barone: "Questa in Arena è la nostra unica esibizione del 2020, ma il 18 marzo debutta al Radio City Music Hall di New York il nuovo tour. Covid permettendo, abbiamo tanti concerti da recuperare".