Giovedì 1 Agosto 2024

Irrigatore automatico, la guida per comprare il modello più adatto

I dispositivi tecnologici che permettono di innaffiare le piante anche quando si è assenti evitano di sprecare acqua

Irrigatore automatico

Irrigatore automatico

Gli irrigatori automatici, programmabili in anticipo o gestibili da remoto, a distanza, offrono la possibilità di innaffiare giardini e balconi anche durante momenti di assenza come i periodi estivi legati a frequenti spostamenti, viaggi e vacanze. Tuttavia, chi non è particolarmente esperto del settore potrebbe non sapere come orientarsi al meglio in fase di acquisto. Rivolgendosi a personale competente e qualificato si possono ricevere i giusti consigli, adatti alle proprie esigenze. Tuttavia, si possono anche conoscere alcuni aspetti che possono servire ulteriormente per la valutazione.  

A chi può servire

Un irrigatore automatico può essere utile a diverse categorie di persone: viaggiatori assidui, lavoratori con orari irregolari, anziani e soggetti con mobilità ridotta, proprietari di ampi giardini e spazi verdi, proprietari di seconde case, amanti della tecnologia applicata alla gestione domestica e, in generale, tutti coloro che vogliono tenere curate le zone esterne della casa senza troppa fatica.  

Giardini

Gli irrigatori automatici, dotati di veri e propri micro-computer per l'irrigazione, rispettano scrupolosamente le impostazioni relative a durata, frequenza e orari dell’operazione. Molti modelli possono essere connessi allo smartphone, consentendo così di controllare e regolare il sistema a distanza. Alcuni dispositivi avanzati, con sistemi integrati di nuova generazione, possono variare automaticamente i parametri in base alle condizioni climatiche, garantendo un'irrigazione ottimale in qualunque condizione meteorologica.  

Balconi

Gli irrigatori automatici per balconi sono ideali per le piante in vaso. Possono prelevare acqua direttamente da un rubinetto o da taniche e cisterne appositamente riempite. Si tratta di sistemi modulari adatti sia per pochi vasi che per terrazzi con molte piante: offrono un'irrigazione che può essere programmata in base ad alcune variabili e con un funzionamento autonomo che permette di partire anche per diversi giorni senza preoccupazioni.

Tipologie

Esistono tre principali tipi di sistemi di irrigazione automatica. Gli impianti di irrigazione interrati sono provvisti di irrigatori nascosti a filo terreno, come i modelli a scomparsa o pop-up,comunemente usati nei prati. I sistemi di irrigazione di superficie, invece, utilizzano irrigatori posizionati sopra il prato e collegati al tubo di irrigazione.

Tra i modelli più comuni ci sono gli irrigatori da giardino e a battente, indicati per aree di piccole dimensioni come le aiuole. L’impianto di irrigazione a goccia distribuisce l’acqua in modo mirato a tutte le piante senza sprechi. Questo sistema richiede un programmatore a batteria collegato al rubinetto per gestire la distribuzione dell'acqua. Il flusso d'acqua attraversa prima un tubo principale più grande e poi passa in tubi capillari più piccoli, che raggiungono tutte le aree da irrigare e che sono dotati di gocciolatori che rilasciano gradualmente l'acqua fino a quando il terreno o le piante sono adeguatamente bagnati. Conosciuto anche come impianto ad irrigazione capillare, questo metodo assicura che ogni pianta riceva la giusta quantità d’acqua, evitando ristagni.

Statici o dinamici

Un'ulteriore distinzione riguarda gli irrigatori automatici statici e quelli dinamici. I primi sono i modelli più comuni ed economici a scomparsa. Emettono un getto d'acqua a ombrello con un'ampiezza fino a 5 metri. Sono stabili e robusti, privi di parti in movimento, regolabili fino a 365° e dotati di testine intercambiabili. I secondi hanno un meccanismo di rotazione a turbina che fa ruotare il pistone, irrigando progressivamente la superficie. Progettati per ampi getti, coprono distanze che vanno dai 4 ai 30 metri per lato, quindi possono andare bene anche per campi da calcio o da golf.