Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Il segreto del coleottero indistruttibile che sopravvive al passaggio di un'auto

Gli scienziati hanno scoperto cosa rende così resistente la corazza di questo insetto: potrebbe servire per realizzare nuovi materiali

Foto: Kisailus Biomimetics and Nanostructured Materials Lab, University of California

Negli Stati Uniti vive un insetto che è davvero un tipo tosto: puoi passargli sopra con un'auto e lui non fa una piega. È pressoché indistruttibile, tanto da essersi guadagnato l'appellativo comune di "coleottero diabolico corazzato". Un team di ingegneri della University of California e della Purdue University ha indagato sulla sua sorprendente robustezza, scoprendo che il segreto sta nel modo molto particolare con cui sono collegate le due parti della sua armatura.

L'incredibile resistenza del coleottero

Innanzi tutto i ricercatori hanno stabilito la resistenza massima dell'esoscheletro del Nosoderma diabolicum (il nome scientifico del coleottero diabolico), che si è rivelato capace di sopportare una pressione di 150 newton prima di cominciare a fratturarsi: un carico che equivale a 39mila volte il peso dell'insetto. È come se un uomo di 70 chili sopportasse una pressione di 2730 tonnellate. Gli altri coleotteri terrestri che sono stati considerati come paragone non reggono nemmeno la metà.

Il puzzle della corazza

Gli ingegneri sono quindi andati a studiare nel dettaglio il design dell'armatura del Nosoderma diabolicum. I coleotteri sono dotati di due ali anteriori sclerificate, ossia indurite, che sono dette elitre: negli insetti volanti proteggono le ali "vere", in quelli invece che vivono al suolo, incapaci di volare, formano uno scudo che ricopre il dorso. Nel caso del coleottero diabolico le elitre sono spesse e composte da vari strati, ma soprattutto sono collegate attraverso un incastro simile a quello che unisce i tasselli di un puzzle. Si vede molto chiaramente nel video qui sotto:

Dallo scarabeo alle turbine degli aerei

Questa peculiare sutura a puzzle garantisce alle elitre una enorme resistenza, molto superiore a quella di una saldatura o di pezzo unico. E anche quando la pressione arriva al punto di rottura, le elitre non si spezzano ma si separano deformandosi e dissipando energia, evitando così un crac improvviso e fatale per il coleottero. Una soluzione ingegnosa, che secondo i ricercatori potrebbe portare allo sviluppo di nuovi materiali "rigidi ma duttili come una graffetta, capaci di rendere macchinari come le turbine a gas degli aerei più sicuri e duraturi". Lo studio è stato pubblicato su Nature.