Martedì 5 Novembre 2024

Indonesia, una ricompensa per chi libera il coccodrillo dal pneumatico

In palio un premio in denaro per chi riuscirà a liberare l'alligatore dal copertone incastrato sul collo. Finora ogni tentativo è fallito

Il coccodrillo con il copertone infilato sul collo - Foto: ANSA/EPA/OPAN BUSTAN

Il coccodrillo con il copertone infilato sul collo - Foto: ANSA/EPA/OPAN BUSTAN

Dal 2016 un coccodrillo si aggira nelle acque intorno alla città di Palu, nell'isola indonesiana di Sulawesi, con uno pneumatico da moto infilato sul collo. Per ora non ha subito danni, ma crescendo rischia di rimanere strangolato: per salvarlo, le autorità locali hanno deciso di offrire una ricompensa a chiunque riuscirà a liberarlo. La notizia è stata riportata dall'agenzia di stampa statale Antara, che riferisce l'annuncio fatto da Hasmuni Hasmar, direttore del centro provinciale per la conservazione delle risorse naturali (il BKSDA). Tuttavia, Hasmar non ha rivelato l'entità della somma destinata all'impavido che avrà successo nell'impresa. Il rettile è sfuggente e difficile da avvicinare, tanto che non è nemmeno stato possibile stabilire con certezza a quale specie appartenga. Dovrebbe però trattarsi di un rarissimo coccodrillo siamese. Originario del Sud-est asiatico, è a grave rischio di estinzione: si stima che in natura ne siano rimasti fra i 500 e i 1000 esemplari. Il coccodrillo di Palu, lungo quattro metri, è sopravvissuto al terribile terremoto e allo tsunami che hanno devastato la regione nel 2018, ma adesso potrebbe non sopravvivere a un banale copertone. Negli anni scorsi sono stati effettuati diversi tentativi di soccorrerlo, senza esito. Fra gli altri ci ha provato Panji Petualang, una celebrità in patria (ha 5 milioni di iscritti sulla pagina Facebook), esperto nella gestione di rettili che viene spesso convocato per risolvere problemi di questo genere. Gli ufficiali del BKSDA hanno cercato di attirare il coccodrillo con esche di carne e di catturarlo con una trappola, e hanno anche chiesto l'intervento dei colleghi delle associazioni ambientaliste australiane. Tutto invano. A corto di alternative, adesso si affidano all'ingegno e al coraggio dei cittadini. In bocca al… coccodrillo. Leggi anche: - Turisti, basta selfie con i bradipi e passeggiate con i leoni - Thailandia, nel resort di lusso dormi in mezzo agli elefanti - Trovano un cucciolo di cane in giardino, ma in realtà è un dingo