Sabato 21 Dicembre 2024
ELETTRA BERNACCHINI
Magazine

Cocainorso e non solo, il genere degli animali killer. E ora arriva l’alligatore sotto anfetamine

I precedenti illustri come "Sharknado" e il nuovo film annunciato dalla casa The Asylum su un alligatore "fatto" di anfetamine

La locandina di "Cocainorso"

"Cocainorso" di Elizabeth Banks è arrivato nelle sale italiane il 20 aprile e, come forse era facile prevedere, sta facendo discutere. Da un lato la sfortunata concomitanza temporale con le vicende legate a JJ4, l'orsa che in Trentino ha aggredito mortalmente il runner Andrea Papi, dall'altro il concentrato di scorrettezza, black humor ed eccesso che il film in sé racchiude. Sembra, inoltre, che la casa di produzione The Asylum abbia in cantiere un lavoro simile, questa volta con protagonista un alligatore.

La vera storia di "Cocainorso"

La storia da cui prende ispirazione la sceneggiatura "Cocainorso" è accaduta davvero. Nel 1985, in Georgia, un orso nero è affettivamente morto, senza fare del male a nessuno, dopo aver interito una grande quantità di cocaina, abbandonata nel bosco da un poliziotto divenuto trafficante. Jimmy Warden, autore dello script, ha preso questo protagonista d'eccezione e lo ha inserito in un contesto horror e divertente allo stesso tempo. Smembramenti, personaggi stravaganti e una creatura fuori controllo fatta interamente in computer grafica: "Cocainorso" passa dal registro inquitante a quello demenziale senza soluzione di continuità.  

I precedenti noti

Gli amanti del genere "animali assassini" ricorderanno senza dubbio i precedenti illustri dell'orso sotto effetto di stupefacenti. Del 2002 "Arac Attack - Mostri a otto zampe", film diretto da Ellory Elkayem che può vantare nel cast interpreti del calibro di David Arquette e Scarlett Johansson. Come suggerisce il titolo, a seminare il panico in questo caso sono delle tarantole gigante, in omaggio al cinema fantascientifico degli Anni 50. Nel 2006 è uscito invece "Snakes on a plane" di David R. Ellis, dove a farla da padrone sono dei serpenti drogati e il protagonista è niente meno che Samuel L. Jackson.

"Sharknado" e la sua eredità

C'è però un film che potrebbe essere considerato il re dei B-Movie a tema animale: "Sharknado" (2013) di Anthony Ferrante e i suoi cinuque sequel, l'ultimo del 2018. Ian Ziering, Tara Reid, Cassie Scerbo e altri devono vedersela con una Los Angeles invasa da tornadi, dentro ai quali nuotano enormi squali arrabbiati. La recensione di Rottentomatoes riassume bene l'affetto dei fan nei confronti di questa assurda pellicola: "Con orgoglio e senza vergogna, 'Sharknado' ridefinisce una nuovo genere di So bad it's so good, così brutto da essere bello".

Arriva l'alligatore sotto effetto di anfetamine

In "Cocainorso", tra i tanti, ci sono Ray Liotta, scomparso nel 2022, nei panni di uno spacciatore, il figlio interpretato da Alden Ehrenreich, il suo vice (O'Shea Jackson Jr.), un detective (Isiah Whitlock Jr.) e Sari, interpretata da Keri Russell: tutti finiscono nelle grinfie del Cocaine Bear. La storia è talmente originale, e il tono del racconto così esasperato, che anche la The Asylum, storica casa di produzione specializzata in mockumentary (film parodistici di azione e finzione) ha deciso di infilarsi nel filone degli "animali drogati". Sui social è comparso il cartellone in anteprima di "Attack of the Meth Gator", film su un alligatore che ha assunto anfetamine. Il claim pubblicitario è un gioco di parole in inglese e al tempo stesso un omaggio al lavoro di Elizabeth Banks: "Hold our bear… I mean, beer. Coming for your life this summer, Reggete forte l'orso... cioè la birra. Questa estate, a rischio della vostra vita". Gli osservatori sono in allerta: forse sta nascendo un nuovo genere cinematografico.