Giovedì 10 Ottobre 2024
GIOVANNI SERAFINI
Magazine

Claudia Cardinale, la diva del mistero. "Io e BB? Macché rivali, eravamo molto amiche"

L'attrice amata dai più grandi maestri del cinema, da Visconti a Fellini a Comencini. L'amore con Squitieri e il rimpianto per Marlon Brando

Claudia Cardinale

Claudia Cardinale

“Claudia la misteriosa”: così Federico Fellini aveva ribattezzato la “diva” che forse amava più di tutte, la sua musa in “Otto e mezzo”. Dopo centosettanta film con i registi più famosi, dopo tante onorificenze, premi, mostre personali e rassegne che le sono state dedicate, Claudia Cardinale è rimasta così, un po’ misteriosa, schiva, poco incline a raccontarsi. Ha deciso di lasciare il suo appartamento parigino con vista sulla Senna e Notre-Dame, e senza dir niente a nessuno si è trasferita in banlieue. Vuole vivere in pace con sua figlia Claudia Squitieri, senza paparazzi fra i piedi. Non le piacciono le paillettes della capitale. “Non mi sono mai montata la testa. È questo che mi ha consentito di essere una donna libera”, sintetizza. Per i francesi, che la adorano, lei è ‘la belle italienne’. Mario Draghi ed Emmanuel Macron l’hanno citata come esempio dell’amicizia fra Parigi e Roma illustrando il Trattato del Quirinale, due settimane fa.

Che effetto le fa? “Beh, è un grande onore. Sono contenta”. In che cosa è più italiana e in che cosa è più francese? “Sono italiana per la fantasia, il buonumore, la gioia di vivere anche nei momenti più difficili. Sono francese perché mi piacciono le cose belle, delicate, ben fatte”.  Lei ha lasciato Parigi ed è andata a vivere in banlieue. Perché? Stanca della capitale, dei suoi rumori, dell’inquinamento? Voglia di vivere a contatto con la natura? “Amo e amerò sempre Parigi, ma era venuto il tempo di cambiare. Ora vivo in una dimensione meno cittadina, più umana e certo con la natura più presente. Alla mia età sono più felice in questo contesto, ma sono vicina a Parigi e ci torno con piacere”. È vero che vuole creare una fondazione col suo nome? Di che si tratta? “L’idea della fondazione è nata con mia figlia Claudia. Negli ultimi anni mi è molto vicina e ci siamo accorte che alcune tesi che ho rappresentato o difeso nella mia vita fanno parte anche di lei. Abbiamo pensato che sarebbe bello difendere insieme e sostenere dei progetti e delle persone”.  Chi è Claudia Cardinale? Una sognatrice? Una ribelle? Una combattente? “Tutto questo insieme”. Lei si è sempre battuta per la libertà e la dignità della donna, ma non è mai stata una femminista…  “Non proprio. Nel senso che non sono mai stata una militante. Però ho cercato di essere una donna libera”. Come tantissimi giovani che hanno vissuto il Sessantotto lei sognava un mondo diverso, più libero, più aperto, più fantasioso. Quando si volta indietro che sensazione prova? Oggi c’è più libertà o è solo un’apparenza? “Ogni generazione deve rimettere ordine. Ogni tempo ha le sue battaglie. Ci sono oggi delle libertà maggiori, non solo in apparenza, ma bisogna pur sempre continuare a difenderle. È vero che detesta lo star system? “Sicuramente non mi sono mai persa nella vita delle dive. Amo le cose semplici”. Fellini la chiamava ‘la misteriosa’ perché ha saputo conservare un suo giardino segreto in un mondo in cui si è tutto il tempo sotto i riflettori… “Non so se sono tanto misteriosa, ma certamente mostro molto difficilmente la mia anima, la mia intimità. Sono fatta così, sono una donna pudica, mi apro a poco a poco, e solo quando sono sicura di poterlo fare senza poi pentirmene. Ho sempre mostrato l’anima e l’intimità di altri personaggi, non la mia”. Secondo la sua biografa Annamaria Mori, pur essendo bellissima Claudia Cardinale non è stata un sex symbol. Perché? “Se lei vuol dire che nel mio personaggio c’è una certa profondità oltre ad un fisico vantaggioso, allora sì, non sono stata un sex symbol. E non mi sarebbe piaciuto affatto essere esposta su quel piedistallo, davanti allo sguardo di tutti: sono troppo gelosa del mio ‘io’ privato”. Il cinema l’ha cambiata? Ha mai fatto confusione fra la vita e il set? “Certo che il cinema mi ha cambiato! Come potrebbe non averlo fatto! Ho vissuto facendo cinema per così tanti anni… A volte ho girato quattro o cinque film in un solo anno, lavorando sul set di due film contemporaneamente, come è successo con ‘8 e mezzo’ e ‘Il Gattopardo’... Ma la confusione tra vita reale e vita virtuale non l’ho mai avuta. Sa, il set non è il film che si vede in sala! È fatto di tanta vita vera, di problemi, di cose da risolvere, di attese. È fatto di tante persone vere e di tanti mestieri diversi”. È vero che le scazzottate con Brigitte Bardot nel film “Le Pistolere” ci furono anche fuori dal set? “Per niente. Anzi, eravamo molto amiche. La stampa ci chiamava ‘BB e CC, le sorelle nemiche’: ma le cose non stavano in quel modo. Brigitte era il mio idolo, una donna fantastica. Nel film avevamo il ruolo di due donne alla testa di bande rivali: io ero avvantaggiata perché da ragazzina ero stata un maschiaccio e poi perché avevo già girato molti western. Brigitte invece non era una sportiva e non le piaceva andare a cavallo. Ma siccome io lo facevo si obbligò a farlo anche lei” … Perché detesta la sua voce? “Perché è roca, sembra quella di un uomo. Quante volte rispondendo al telefono mi sono sentita dire ‘Bonjour Monsieur, potrei parlare con Claudia Cardinale? Insopportabile.” Visconti, Fellini, Comencini. Come li ricorda? “Bene! Li penso spesso. Sono parte di me, come Pasquale Squitieri o Sergio Leone. Hanno accompagnato il mio cammino e la mia vita”. Mastroianni si era innamorato di lei: Catherine Deneuve era gelosissima. “Marcello era gentile ma non molto furbo. Nel corso di una trasmissione in tv se ne uscì dicendo che era innamorato di me. Lo interruppi subito: ‘Marcello, smettila, siamo in diretta’! Catherine mi tenne il broncio per un pezzo… Stavamo girando ‘Il Bell’Antonio con Bolognini: Marcello aveva il ruolo di un uomo talmente innamorato da diventare impotente. Beh, quasi non poteva più uscire dal suo albergo a Catania perché rischiava di essere malmenato da una piccola folla di uomini offesissimi. Sostenevano che un siciliano impotente non esiste!”. Poi c’è stata la storia d’amore mancato con Alain Delon. Dovevate baciarvi sul set e Luchino Visconti disse: “Baciatevi davvero, voglio vedere la lingua”. Lei non ubbidì. Perché? “Perché sapevo che Visconti aveva fatto una scommessa su questo bacio. E io non potevo cedere per via di una scommessa” ... È vero che Marlon Brando a Los Angeles fece di tutto per sedurla, inutilmente? E che quando alla fine rinunciò, lei si diede della stupida per non avere acconsentito? “Si. è vero. Che scema!”. Ultima domanda: che cosa ha imparato dalla pandemia? “Che tutto può accadere. Che la vita è più pazzesca di tanti film!”.