"Noi abbiamo sempre avuto la regola dell’equilibrio dei prezzi e anche quella di non tradire mai la fiducia dei consumatori", spiega Diego Della Valle, presidente del Gruppo Tod’s a chi gli domanda della pazzia dei listini che ha contagiato i brand del lusso internazionale dopo la fine della pandemia. Siamo nell’incanto esclusivo di Villa Necchi dove si svolge la presentazione sofisticata della collezione Tod’s per l’inverno 2025-2026 disegnata dal direttore creativo Matteo Tamburini, in ogni stanza gruppi di modelli indossano il Bomber e la Shirt Jacket della linea Pashmy, quella dai pellami più preziosi e morbidi come il cashmere, le borse Di Bag Folio e il classico Gommino con i pellami spazzolati a mano e il W.G. (Winter Gommino) in diverse tonalità naturali di suede nei modelli stivaletto, polacchino e mocassino. Un universo di bellezza e di manualità pura, da sempre centrali nella filosofia di Tod’s che non ha mai indietreggiato di fronte alla qualità più alta.
"Forse sì, si produce troppo. E invece si dovrebbe produrre meno e vendere meglio – continua Diego Della Valle con quel pragmatismo che tutti gli riconoscono –. Il 2024 è stato un anno non facile ma abbiamo rifettuto molto. Mi preoccupa la cassa integrazione che sta colpendo sempre più lavoratori che invece vanno protetti e aiutati e bene farà il Governo ad aprire una finestra indispensabile per far soffrire meno la filiera. Bisogna proteggere le fabbriche – continua il presidente del Gruppo Tod’s – e puntare sull’Intelligenza Artigianale di cui noi italiani siamo maestri. Questo è il nostro mantra, la quintessenza della qualità, della bellezza, del vero Made in Italy". E mentre tutti ammirano la nuova collezione un gruppo di lavoratori arrivati da Sant’Elpidio nelle Marche fa il controllo qualità misurando lo spessore e la perfezione delle pelli per l’ambizioso e perfetto progetto Pashmy, morbide, setose, fini e delicate come il filo degli Dei.
Cambio totale di scena, soprattutto anche per l’allestimento della location tra tubi innocenti crudi e una sontuosa moquette d’artista, da Prada con Miuccia Prada e Raf Simons alla nuova prova stilistica a quattro mani sull’uomo visto come attore impulsivo, spontaneo, primitivo. Ritorno a un romanticismo ancestrale, anche un po’ rude, con modelli che indossano pelli di montone sui cappotti austeri come sui piumini o i parka d’avanguardia e pelliccia naturale e proveniente dalla filiera alimentare anche sulla pelle nuda come fosse una t-shirt pelosa, amche a motivi patchwork. Una svolta inattesa che scavalca il minimal tradizionale di Prada per correre le vie di un’eleganza intima e selvaggia, partendo anche dalle scarpe che sono dei camperos forti e duri da uomo dei pascoli che però si declinano in colori vivaci e perfino in magiche stampe di fiori.
Si parla toscano e molto fiorentino in via Borgonuovo 5 nel nuovo showroom di Sturlini Firenze, azienda di calzature di alta gamma che produce per uomo e per donna a Monsummano con lavorazioni artigiane e tinture naturali al tannino secondo l’arte della concia. "Da 10 anni abbiamo lanciato il nostro brand – racconta Alessio Sturlini, Ceo – e ora siamo già a 150 multibrand e in Rinascente".
Sono quattro i pezzi della capsule super tecnica di Blauer per Pirelli, frutto dell’intesa tra Enzo Fusco e la grande azienda di pneumatici, sulle note colorate del nero e del giallo, una lucina led nel taschino e grinta da vendere. "Io vedo questi capi già esposti nei più bei negozi del mondo" sorride Enzo Fusco titolare e presidente di FGF Industry mentre saluta Marco Maria Tronchetti Provera, SVP Pirelli Design.
Torna alle origini della via della seta Massimo Foroni, stilista italiano formatosi con Gianfranco Ferrè che è il direttore creativo di KB HONG, marchio del colosso cinese K.Boxing, capace di unire gusto occidentale e tradizione orientale: collezione all’insegna del luxury sport con allure internazionale che da cinque anni ha scelto di sfilare proprio qui a Milano Fashion Week.