Triangle of Sadness, esce al cinema la Palma d'Oro 2022
La black comedy satirica di Ruben Ostlund mette in scena la fine della civiltà occidentale ed esce nelle sale italiane il 27 ottobre
Foto: Imperative Entertainment/Film i Vast/BBC Film
Il denaro condiziona in maniera pervasiva il nostro mondo e i rapporti sociali che intrecciamo: osservazione che il regista e sceneggiatore svedese Ruben Ostlund declina con i toni della commedia nera e satirica grazie al film 'Triangle of Sadness'. Il lungometraggio ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes 2022 e ora si appresta a debuttare nelle sale cinematografiche italiane: l'appuntamento è per giovedì 27 ottobre ed è dunque giunto il momento di fare il punto su ciò che ci aspetta.
Triangle of Sadness, tutto sul film
La trama ruota attorno a Carl e Yaya: lui è bellissimo, lei è bellissima, lavorano come modelli e per questo vengono imbarcati su uno yacht di lusso, a mo' di abbellimento del contesto. A bordo ci sono persone ricchissime, che pretendono dall'equipaggio la più assoluta obbedienza e che considerano normale la soddisfazione di ogni loro capriccio. Poi ecco l'imprevisto che cambia tutto: una tempesta investe l'imbarcazione, del cibo avariato provoca digestioni disastrose e pirati derubano ogni ricchezza che capita loro per le mani. Così gli ex compagni di crociera si ritrovano su un'isola deserta, costretti a sopravvivere. Cambiano le gerarchie sociali, ma non senza ripercussioni. Fino a un nuovo, inaspettato, colpo di scena.
Svedese classe 1974, Ruben Ostlund diventa celebre in mezzo mondo grazie al film 'Forza maggiore' (2014), storia di come eventi eccezionali rivelano lati dell'umanità che non ci fanno onore: le recensioni sono entusiaste. Il lungometraggio successivo si intitola 'The Square' (2017) e parla del senso dell'arte e delle piccolezze e fragilità umane che nascondiamo dietro facciate eleganti: la critica lo promuove a pieni voti e il Festival di Cannes gli assegna la Palma d'Oro. Medesimo premio vinto anche da 'Triangle of Sadness', che conferma la predilezione di Ruben Ostlund per una narrazione stratificata e la sua volontà di mettere il dito nelle piaghe della società contemporanea, rivelandone ipocrisie e violenze.
'Triangle of Sadness' è anche il suo primo film in lingua inglese. Il volto più noto del cast è quello di Woody Harrelson ('True Detective', 'Assassini nati', 'Larry Flynt'), che interpreta il capitano dello yacht. Accanto a lui troviamo, fra gli altri, Harris Dickinson, Charlbi Dean, Dolly de Leon, Zlatko Buric, Henrik Dorsin e Vicki Berlin.
Le recensioni, cosa ne pensa la critica
In generale la critica ha parlato bene di 'Triangle of Sadness', ma ha anche sentenziato che è meno entusiasmante rispetto a 'Forza maggiore' e 'The Square'. Un giudizio che non ha inficiato recensioni mediamente positive, e la cosa non era scontata considerati i rischi che corre Ruben Ostlund: il suo è infatti un film esagerato e scatenato, che punta a scuotere gli spettatori e che incappa in qualche lungaggine di troppo. Il lato positivo è che evita scivoloni perché non scade nella provocazione fine a se stessa: caratteristica essenziale per una commedia nera pienamente riuscita.