Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

'Il signore delle formiche', la storia d'amore di Gianni Amelio

In concorso alla Mostra del cinema di Venezia, il film esce nelle sale l'8 settembre raccontando la storia vera dell'ignobile processo ad Aldo Braibanti

Luigi Lo Cascio in una scena del film 'Il signore delle formiche'

Luigi Lo Cascio in una scena del film 'Il signore delle formiche'

Giovedì 8 settembre esce nelle sale cinematografiche italiane 'Il signore delle formiche'. Il nuovo film di Gianni Amelio arriva al cinema prima di sapere se avrà vinto qualche premio alla Mostra del cinema di Venezia, dove è in concorso per il Leone d'Oro. Ma lo fa potendo contare su recensioni positive da parte della critica presente al Lido, che ha apprezzato il racconto ispirato alla storia vera dello scrittore e intellettuale Aldo Braibanti (1922-2014), perseguitato da una società ipocrita e bigotta a causa della propria omosessualità. 'IL SIGNORE DELLE FORMICHE', TUTTO SUL FILM La trama è ambientata nel corso degli anni Sessanta, quando Braibanti conosce un giovane studente e ne rimane affascinato: fra i due si sviluppa una relazione umana e affettiva che viene apertamente contrastata e stigmatizzata dalla famiglia del ragazzo. Si giunge così a un processo per plagio (nel senso fisico e psicologico), che si concluderà con la condanna di Braibanti. E si giunse anche all'internamento del suo amante in un ospedale psichiatrico, per guarirlo dall'influsso "diabolico" a suon di elettroshock. Un giornalista, affrontando sospetti e censure, cerca di ricostruire la verità su quanto accaduto. 'Il signore delle formiche' si prende qualche piccola libertà rispetto alla storia realmente accaduta, ma conferma appieno la capacità del regista e sceneggiatore Gianni Amelio, classe 1945, di guardare con occhio critico alla storia italiana. L'aveva fatto ad esempio con 'Porte aperte' (1989), 'Il ladro di bambini' (1992), 'Lamerica' (1994) e anche con il più recente 'Hammamet' (2020). E a proposito del 'Signore delle formiche', Amelio ha voluto sottolineare la valenza contemporanea della sua ricostruzione storica: "Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni irregolare. Ma non è più tempo di subire né di tollerare qualunque forma di sopruso verso gli individui meno protetti. E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi". Per portare su grande schermo questa storia e queste intenzioni, Gianni Amelio si è affidato a un cast di tutto rispetto: Luigi Lo Cascio ('Il traditore'), Elio Germano ('Il giovane favoloso'), Sara Serraiocco ('Counterpart') e l'esordiente Leonardo Maltese. Compare anche brevemente Emma Bonino, in omaggio all'impegno del Partito Radicale, che all'epoca del processo di Braibanti si mobilitò in suo sostegno. LE RECENSIONI, COSA NE PENSA LA CRITICA Dando una scorsa alle recensioni pubblicate dopo la proiezione alla Mostra del cinema di Venezia, emerge una certa concordia nel giudicare 'Il signore delle formiche' un film valido, ma non entusiasmante. Piace l'impegno civile di Amelio e la sincerità con la quale affronta un tema ancora attuale: la violenza e la piccineria con la quale la società guarda a ciò che percepisce come diverso. Convince di meno il distacco della narrazione, che procede per sottrazione e dunque tiene lontani l'ardore e la rabbia: i recensori più critici avrebbero voluto un trasporto più evidente. IL TRAILER