Lunedì 3 Febbraio 2025
BEATRICE BERTUCCIOLI
Cinema e Serie Tv

Siani e Pieraccioni: “Finalmente insieme. Ora ci dobbiamo parlare”

Il film natalizio della coppia di comici nei panni di due imbranati poliziotti. Alessandro è anche regista: “Leonardo il mio mito”. E lui: “Ci si intende al volo”

Roma, 11 dicembre 2024 – Tempi difficili per la commedia ma Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, per la prima volta insieme sullo schermo, puntano a riportarla ai fasti di un tempo. “Gli amici mi dicevano: non siamo riusciti a vedere il tuo film perché il cinema era tutto esaurito. Sarei felice se – dice Pieraccioni – ora mi dicessero che hanno trovato posto soltanto nelle ultime file”. Tentano l’impresa con Io e te dobbiamo parlare, regia di Alessandro Siani, dal 19 dicembre nelle sale. Il comico toscano e quello napoletano si fronteggiano a colpi di gag in una storia che li vede protagonisti nel ruolo di due incapaci poliziotti alle prese con altrettanto improbabili criminali. Una trama che offre anche ad altri attori come Francesca Chillemi e Brenda Lodigiani e a comici, come Biagio Izzo a Sergio Friscia, la possibilità di sfoderare le proprie doti brillanti.

Alessandro Siani, 49 anni, e Leonardo Pieraccioni, 59, in 'Io e te dobbiamo parlare'
Alessandro Siani, 49 anni, e Leonardo Pieraccioni, 59, in 'Io e te dobbiamo parlare'

"Erano anni che con Leonardo volevamo fare qualcosa insieme. Ci eravamo incontrati nel 2018 e poi abbiamo continuato ad annusarci, sempre alla ricerca dell’idea giusta – racconta Siani – Leonardo ha sempre detto che l’avremmo dovuto fare sulla scia di un successo di entrambi. Lo scorso anno il mio Succede anche nelle migliori famiglie è stato tra i più visti della stagione, cosa che non capita sempre per una commedia. E anche Pare parecchio Parigi di Leonardo ha ottenuto un risultato molto importante”.

Dopo avere telefonato a Pieraccioni per raccontargli il soggetto del film, Siani ha dovuto attendere soltanto ventiquattro ore per ottenere un “ci sto”. Sempre attore nei suoi film, Pieraccioni aveva recitato in una pellicola di un altro regista nel 1998, ne Il mio West dell’amico Giovanni Veronesi, con Harvey Keitel e David Bowie. “In quel caso avevo dato una mano a quei due attori”, scherza Pieraccioni. E prosegue: “Sono stato molto contento di fare soltanto l’attore per Alessandro perché sono pigro, anzi pigrissimo. E poi mi sono ricordato di quel giardino d’infanzia che è la roulotte, con l’aria condizionata e le persone che ti chiedono in continuazione se vuoi il caffè o se hai altre richieste particolari e io ho chiesto delle salsicce alla maremmana”.

In realtà, dice Siani, Pieraccioni non si è limitato a fare l’attore. “Per me lavorare con Leonardo – omaggia il collega – significava lavorare con un mio mito, una mia icona e quindi nello scrivere la sceneggiatura ho tenuto conto di alcune sue indicazioni”. Di rimando Pieraccioni: “Io e Alessandro abbiamo lo stesso background, essendoci formati tutti e due tra cantine, feste di piazza, cabaret. Chi viene da quella scuola si intende al volo, ha la stessa capacità di improvvisare e anche sul set abbiamo spesso improvvisato”.

Comicità toscana e napoletana a confronto, come quarant’anni fa in Non ci resta che piangere con Roberto Benigni e Massimo Troisi. Più sfrontata quella toscana, secondo Pieraccioni. “Noi toscani non ci vergogniamo di niente mentre ci sono cinque, sei parole che i napoletani non pronunciano mai e poi ho scoperto in Alessandro una sorta di principino compito e serioso”. Forse tra loro non finisce qui ma di certo non li vedremo insieme a Sanremo. “Ci sono andato nel 2005 quando c’era Giorgio Panariello – ricorda Pieraccioni – e si poteva fare a ‘mutanda slabbrata’, come diciamo noi toscani per dire vai lì, ti diverti e basta. Ora non è più così. Se va bene, c’è poco da vantarsi, hai fatto quello che dovevi fare. Ma se dici una battuta sbagliata, te la fanno pagare per anni. Come quando metti una bischerata sui social, ma moltiplicato all’ennesima potenza. Quindi, guarderò da casa il mio amico Carlo Conti che farà di sicuro un Sanremo meraviglioso”.