Giovedì 30 Gennaio 2025
MANUELA SANTACATTERINA
Cinema e Serie Tv

'Paradise', lo sci-fi emotivo che vi lascerà incollati allo schermo

Dal creatore di This is Us arriva una nuova serie. Puro intrattenimento capace di parlare di disparità di classe, potere, tecnologia e controllo. Un colpo di scena alla volta. Su Disney+

Una scena di 'Paradise'

Una scena di 'Paradise'

Dan Fogelman l'ha fatto di nuovo. Il creatore di 'This is Us' è riuscito a replicare la magia. Dopo averci fatto versare tutte le nostre lacrime con il drama della Nbc con protagonisti, tra i tanti, Milo Ventimiglia e Mandy Moore, ecco che cambia totalmente ambientazione e registro per stupirci di nuovo con 'Paradise', dal 28 gennaio su Disney+. Tre episodi disponibili al lancio, seguiti da uno a settimana, che sfruttano una struttura narrativa simile a quella del titolo che l'ha reso celebre. Se 'This is Us' seguiva la famiglia Pearson dagli anni Sessanta ai giorni nostri giocando con flashback e salti temporali continui svelandoci lentamente il destino del capofamiglia Jack e le ripercussioni della sua perdita sui suoi cari, in 'Paradise' Fogelman usa lo stesso modello catturandoci fin dai primi minuti.

La serie, interpretata da Sterling K. Brown, James Marsden e Julianne Nicholson, è ambientata in una placida comunità – la Paradise del titolo - in cui vivono alcune delle persone più importanti del mondo. Ma quella serenità crolla quando l'agente Xavier Collins (Brown) trova il corpo senza vita di uno dei suoi abitanti più influenti, il presidente Cal Bradford (Marsden), e la cassaforte con i segreti presidenziali trafugata. Nell'esaminare la scena del crimine, Collins inizia a ricordare il complesso rapporto che aveva con la vittima. E da quel momento parte per gli spettatori un viaggio fatto di continui colpi di scena, di segreti che portano ad altri segreti. Una matrioska di continue rivelazioni in cui quando si pensa di essere arrivati ad una risoluzione, è a quel punto che la serie svela un altro tassello. Questa volta Fogelman ai sentimenti dei suoi personaggi e alle traiettorie delle loro vite affianca una serie di tematiche attualissime e senza tempo. La disparità di classe, il potere dei ricchi e potenti di disporre dei destini altrui, la minaccia di violenti eventi naturali, il ruolo sempre più massiccio della tecnologia nella nostra società, il controllo esercitato sui cittadini in virtù del “bene comune”.

Tutto condensato tra le villette immacolate di una piccola comunità dove si può decidere quante nuvole far comparire in cielo e quante anatre del laghetto ricaricare. Sì, perché la serie è ambientata in un mondo post-apocalittico dopo un evento di estinzione di massa e Paradise altro non è che un bunker sotterraneo. Diretta da John Requa e Glenn Ficarra che producono insieme agli stessi Fogelman e Brown, la serie è ottimo intrattenimento. Quello capace di catturare un pubblico trasversale, tra chi è attratto dalla sua componente thriller e chi, invece, resta affascinato dalla quantità di spunti relativi al nostro presente inseriti nella sceneggiatura.

Inoltre, Fogelman non perde mai di vista la componente emotiva sembrando quasi più interessato ai sentimenti dei suoi personaggi che a quella sci-fi. È questo uno degli assi nella manica di 'Paradise' che cattura lo spettatore sotto un duplice aspetto, quello relativo al mistero e quello umano. Sinistramente affascinante poi come il personaggio di Samantha “Sinatra” Redmond (Nicholson), miliardaria high-tech e consigliera del presidente dialoghi con il nostro presente. Il rimando nella nostra testa è a Elon Musk e ai Big 4 della tecnologia alla corte di Trump il giorno del suo insediamento alla casa Bianca.