Negli ultimi tempi molte polemiche, e talvolta vere e proprie controversie legali, hanno coinvolto alcune serie tv dedicate a grandi crimini italiani. Di recente, per esempio, è finita nella bufera ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’, diretta da Pippo Mezzapesa, poi disponibile su Disney+ con il titolo rivisto di ‘Qui non è Hollywood’. Poco dopo, proprio in occasione di una nuova opera audiovisiva in preparazione, si è di nuovo parlato di un’altra pagina nera terribile del nostro Paese: il delitto di Perugia, avvenuto nel 2009 nella città umbra, quando, la notte di Halloween, fu assassinata una studentessa inglese, la povera Meredith Kercher.
Il racconto di Amanda Knox
Da pochi giorni, tra Orvieto e Perugia, sono partite le riprese di ‘Blue Moon’ (titolo provvisorio), in cui la storia sarà raccontata dal punto di vista dell’americana Amanda Knox. Quest’ultima è stata accusata per anni del delitto di Meredith, che era la sua coinquilina, insieme all’allora fidanzato italiano, Raffaele Sollecito, e poi, insieme a lui, assolta dopo più di tre anni di carcere. Per l’omicidio della Kercher, invece, è stato condannato a 16 anni di carcere Rudy Guede, tornato in libertà nel novembre del 2021.
Tra i produttori della serie figura la stessa Knox – che si è sempre dichiarata estranea alla vicenda – affiancata da Monica Lewinsky, nota per lo scandalo Sexgate che coinvolse l’ex presidente americano Bill Clinton. La piattaforma Hulu, su cui sarà disponibile ‘Blue Moon’, si è accordata con la produzione per otto episodi, ciascuno della durata di un’ora. La descrizione ufficiale della serie afferma che questa si basa sulla storia vera di Knox e racconta la sua odissea di sedici anni per provare la propria innocenza.
Le critiche alla Knox
Amanda Knox, già criticata in passato per aver pubblicato un libro sulla vicenda, è stata nuovamente oggetto di critiche per il suo coinvolgimento nella serie, accusata di speculare anche economicamente sulla morte della povera Meredith. Il ‘Daily Mail’, quotidiano inglese, ha pubblicato un articolo indignato intitolato ‘Perché Foxy Knoxy guadagna ancora sull’omicidio dopo 17 anni?’ riportando le reazioni negative suscitate dal progetto. L'avvocato dei Kercher, il legale Francesco Maresca, ha ricordato che il delitto ha scosso le coscienze di tutti a livello legale e mediatico, per lunghi anni, “nelle aule di giustizia e poi sui set televisivi e cinematografici per iniziativa di vari produttori e della Knox, che continua a rimescolare su questa triste vicenda”. Ha aggiunto il professionista: “Ho già detto varie volte che sarebbe opportuno il silenzio e il ricordo, ma evidentemente per questa americana sono importanti solo i profitti che ricava da una vicenda di cui si lamenta, ma che le ha portato soldi e fama. E così, andiamo avanti a parlare di quel delitto nei luoghi meno appropriati”.
Le altre polemiche
Oltre che per le iniziative di Amanda Knox, sono tanti ad avere storto il naso anche per le dichiarazioni della sindaca della cittadina umbra, Vittoria Ferdinandi. Quest’ultima ha autorizzato le riprese, sottolineando che la serie potrebbe mettere in risalto la bellezza di Perugia e il suo patrimonio culturale. La decisione ha suscitato malcontento e amarezza tra i familiari di Meredith. La sorella della vittima ha espresso dubbi sull’effettivo valore della produzione, dichiarando di non comprendere il senso di riportare l’attenzione su una tragedia così dolorosa. Sono tanti i cittadini che si sono sentiti offesi e hanno ritenuto la decisione di cattivo gusto. Per placare gli animi la sindaca Ferdinandi ha chiesto pubblicamente scusa per le sue affermazioni. Tuttavia è probabile che la questione continuerà a dividere l’opinione pubblica anche nei prossimi mesi. Intanto, a Perugia, un drappo con la scritta ‘Rispetto per Meredith’ è apparso su un balcone vicino alla zona delle riprese, a sottolineare lo sdegno della comunità locale, addolorata per i Kercher, ai quali la gente ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà.