Lo sciopero in corso negli Stati Uniti di sceneggiatori e attori mette a rischio le principali produzioni, dai sequel ad alto budget ai progetti d'autore, che sono state costrette a fermarsi: ritardano le riprese e slittano le uscite dei film. Le conseguenze sulle programmazioni non si vedranno subito perché i film in arrivo nei prossimi mesi sono già stati girati da tempo. A subire gli effetti della protesta saranno soprattutto quelli in programma dal 2024.
Le ragioni della protesta
Ad incrociare le braccia sono gli attori e conduttori televisivi e radiofonici americani uniti nel sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (Sag-Aftra), che rappresenta circa 160mila lavoratori dello spettacolo. Lo sciopero in corso dal 13 luglio, è guidato da Fran Drescher (l’indimenticabile Tata Francesca Cacace). L’adesione è quasi unanime, gli attori di Hollywood rivendicano una retribuzione equa e chiedono regole sull'uso dell'intelligenza artificiale. Sag ha accettato una serie di deroghe che consentono alle produzioni indipendenti di continuare a lavorare, tra queste il dramma pop star di Anne Hathaway e Michaela Coel Mother Mary e la commedia d'azione di Rebel Wilson Bride Hard. Ma la stragrande maggioranza dei film e delle serie hanno dovuto fermarsi a causa della protesta.
I film a rischio:
Gladiatore 2 con Paolo Mescal. Il tardivo sequel di Ridley Scott vedrà protagonista il candidato all'Oscar Paul Mescal nei panni del nipote dell'eroe defunto di Russell Crowe, che giura vendetta, con Denzel Washington e Pedro Pascal. Le riprese sono iniziate a giugno in Marocco con un incidente acrobatico che ha provocato un incendio che ha ferito sei membri della troupe hanno subito uno stop.
Mission Impossible - Dead Reckoning: parte seconda (al cinema in questi giorni c’è la prima parte) con Tom Cruise. L'uscita per l'estate 2024 del suo seguito potrebbe subire ritardi, anche se la maggior parte di Dead Reckoning: Part Two è stata girata (comprese le scene principali nell'Artico)
Deadpool 3 con Ryan Reynolds. Pochi giorni dopo l’annuncio dell'arrivo di Hugh Jackman insieme all'omonimo antieroe di Ryan Reynolds, lo sciopero del Sag ha interrotto la produzione
Juror #2 con Clint Eastwood. L'ultimo film di Clint Eastwood, il thriller Juror #2, ha iniziato le riprese a giugno in Georgia, con Nicholas Hoult nel ruolo di un giurato. Il film, interpretato anche da Toni Collette e Kiefer Sutherland, è stato successivamente sospeso con lo sciopero.
Beetlejuice 2 con Jenna Ortega. Il seguito di Tim Burton di Beetlejuice del 1988 è stato finalmente annunciato lo scorso anno con il ritorno di Michael Keaton al fianco di Winona Ryder e Catherine O'Hara, ma è stato successivamente sospeso.
Venom 3 con Tom Hardy. Il sequel si aggiunge alla lista dei film in pausa per lo sciopero degli attori. Le riprese del film Venom 3, sono iniziate alla fine di giugno in Spagna con una data di uscita confermata nell'ottobre 2024, ma sono state messe in pausa dopo l'inizio della protesta a Hollywood.
Wicked con Ariana Grande. Anche l'adattamento per il grande schermo del musical di grande successo Wicked è stato interrotto dopo una serie di ritardi causati dalla pandemia di Covid. Il casting è stato rivelato nel 2021 e la produzione è iniziata nel 2022, con Ariana Grande e Cynthia Erivo come protagoniste e il regista di Crazy Rich Asians, Jon M Chu, al timone. Divise in due parti, le riprese sono partire nel Regno Unito prima di essere sospese all'inizio di questo mese.