A pochi giorni dal debutto nei cinema di tutto il mondo, il primo capitolo di “Wicked” – intelligentemente separato in due parti in modo da capitalizzare il più possibile e rendere più longeva la fama e la curiosità legate al progetto – è ormai un conclamato successo al box office. La colonna sonora e le interpretazioni delle due protagoniste, Cynthia Erivo e Ariane Grande – nei panni delle Streghe di Oz – sono al centro dell’attenzione di tutti. Ma Elphaba e Glinda non sono le uniche protagoniste della storia. C'è un'altra donna molto importante in scena, ed è incarnata da un'attrice vincitrice di un premio Oscar. Parliamo di Michelle Yeoh.
Come ha interpretato Madame Morrible in “Wicked”
Nella pellicola interpreta Madame Morrible, la regale e influente preside della Shiz University, scuola in cui arrivano a studiare sia Elphaba che Glinda. Morrible nota entrambe le ragazze mentre si distinguono per i loro studi e i loro doni magici, ed è particolarmente affascinata dalla magia presente in Elphaba, qualcosa che alla fine la porterà a contatto e in contrasto con il Mago di Oz (a vestire i panni è Jeff Goldblum). Il personaggio di Madame Morrible non ha sicuramente la notorietà e il ‘fascino’ potente del Mago, ma è comunque una figura antagonista chiave nel musical. Proprio per questo motivo, l’attrice e il regista Jon M. Chu si sono confrontati e hanno deciso, di comune accordo, di non essere interessati a dare vita semplicemente un cattivo da cartone animato. Michelle Yeoh ha spiegato come lei e Chu abbiano affrontato il ruolo insieme: “Guardando il musical a teatro, sai, è qualcosa di immenso, ma John ha sempre voluto che fosse più sfumata, perché al cinema, la telecamera ti aiuta a suscitare molte emozioni e a raccontare la storia senza grandi gesti. E penso che questo abbia davvero, davvero aiutato, perché il personaggio era già così regale e grande con il costume e la parrucca, e un enorme strascico che la segue sempre. Quindi, la complessità, che ho amato come l'ha espressa Jon, era: 'Non è la cattiva. Non vogliamo che tu guardi Madame Morrible e pensi, ah, ok, è cattiva.' È un'educatrice, ma ha anche ambizioni e sogni, e come a volte ti conduca sulla strada giusta, e a volte ti porti fuori strada. Come attrice mi è stata data una piattaforma così bella su cui manovrare” Molte sfumature che hanno permesso di dare un’interpretazione credibile e ricca di diverse sfaccettature. Perché, come la stessa storia del film insegna, non c’è un buono che nasce buono o un personaggio cattivo che sia solamente crudele e con meschine intenzioni. Come è stata sempre abituato nel portare in scena i ruoli che le venivano affidati, anche per Madame Morrible ha deciso di creare una sorta di diario del personaggio, pieno di dettagli sulla sua esistenza e su quali fossero gli obiettivi e le sue intenzioni, dandole così una tale vita che è riuscita ad avere un ruolo quasi assoluto sul set: “Cerco di non far entrare Michelle in scena quando sono in una storia, perché ho sempre la sensazione che quel personaggio meriti la sua importanza e attenzione. Quindi il punto è 'Qual è il suo passato, quali sono i suoi sogni?' In un certo senso evoco un diario per lei e quando sono lì, non è Michelle Yeoh che cerca di essere lei, è semplicemente lei ad esistere”.
Il suo sogno (mai avverato) di diventare madre
Recentemente l’attrice ha anche parlato del suo sogno di essere una madre che, purtroppo, non è mai diventato realtà. In una recente intervista, la donna oggi 62enne, ha riflettuto sul fatto di aver "sempre desiderato avere" figli, ma ha scoperto di non essere in grado di farlo dopo aver sposato il suo primo marito, Dickson Poon, nel 1988. Quando Yeoh e Poon non sono riusciti a concepire un figlio insieme, hanno iniziato a seguire un trattamento per la fertilità, purtroppo senza un buon esito: "Ogni mese, ti senti un fallimento, e poi ti chiedi, 'Perché?'", ha ammesso. "A un certo punto, smetti di incolpare te stessa. Ci sono certe cose nel tuo corpo che non funzionano in un certo modo. È così che vanno le cose. Devi solo lasciar andare e andare avanti. Arrivi a un punto in cui devi smettere di incolpare te stessa". Ma ci è voluto molto tempo per raggiungere quel momento di accettazione, e a volte ci pensa ancora. Non essere in grado di avere figli è stato il "fattore principale" che ha posto fine alle sue prime nozze poiché, come ha sottolineato, in quel caso "era un matrimonio basato sull'avere figli". Yeoh e Poon hanno divorziato nel 1992. Ora è la madrina della figlia dell’ex marito.
I ruoli più importanti al cinema e il premio Oscar vinto nel 2023
Nel 2023, Michelle Yeoh ha ottenuto una fama internazionale grazie al premio Oscar vinto con la sua interpretazione nel film “Everything Everywhere All at Once”. Uscito l’anno precedente nei cinema, è un film commedia-drammatico – dalle atmosfere grottesche - scritto e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert. All’interno della pellicola sono stati inseriti elementi di diversi generi e media cinematografici, tra cui commedia surreale, fantascienza, fantasy, incluse le arti marziali e tematiche su immigrati e animazione. Michelle Yeoh aveva il ruolo di Evelyn Quan Wang, un'immigrata sino-americana che, mentre è sottoposta a verifica dall'IRS, scopre di dover entrare in contatto con versioni parallele di se stessa per impedire a un essere potente di distruggere il multiverso. Il film vedeva anche la partecipazione di Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, Jamie Lee Curtis e James Hong. Prima di ‘essere Michelle Yeoh’, l’attrice veniva accreditata, agli inizi della sua carriera, come Michelle Khan, nei suoi primi film. Negli anni '80 e '90 ha recitato in pellicole d'azione e di arti marziali di Hong Kong nelle quali si esibiva con le sue acrobazie. Questi ruoli includevano Yes, Madam (1985), Magnificent Warriors (1987), Police Story 3: Supercop (1992), The Heroic Trio, Tai Chi Master (entrambi del 1993) e Wing Chun (1994). Tra i film più noti della sua carriera non possiamo non citare la sua presenza nel film “Il domani non muore mai” della saga di James Bond (1997) e nel film di arti marziali di Ang Lee “La tigre e il dragone” (2000), quest'ultimo per il quale è stata candidata al BAFTA Award come migliore attrice protagonista. Seguono ruoli in “Memorie di una Geisha” e “La mummia: la tomba dell'imperatore dragone” (2008).