Mercoledì 2 Ottobre 2024

‘Portobello’, la serie sul caso Enzo Tortora

Sono iniziate le riprese della serie tv composta da 6 episodi che racconta la storia del famoso conduttore

Portobello - Crediti Ansa Foto

Portobello - Crediti Ansa Foto

E’ Marco Bellocchio a dirigere la serie “Portobello”, incentrata sulla storia di Enzo Tortora. Sono iniziate le riprese sul conduttore televisivo a Roma e si sposteranno, nelle prossime settimane, anche in Campania, Sardegna e Lombardia. Si tratta di una produzione – la prima – che vede la produzione di Our Films insieme a Kavac Film, in coproduzione con ARTE France e in collaborazione con The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle. Ecco le prime anticipazioni sul progetto.  

Le anticipazioni sulla serie tv “Portobello”

La serie tv sarà composta da 6 episodi e racconterà l’indimenticabile e traumatico periodo della vita del presentatore del programma tv “Portobello” – andato in onda dal 1977 per sette edizioni – improvvisamente accusato da alcuni collaboratori di giustizia di far parte di un’associazione legata alla camorra e incentrata sul traffico di stupefacenti. Dopo queste accuse, Enzo Tortora venne incarcerato e furono necessari anni prima che potesse vedersi finalmente – e definitivamente - assolto da ogni accusa piovuta su di lei. A interpretare il difficile e intenso protagonista sarà Fabrizio Gifuni che vestirà, appunto, i panni di Enzo Tortora. Accanto a lui Lino Musella, Barbora Bobulova, Romana Maggiora Vergano, Fausto Russo Alesi e Alessandro Preziosi. A scrivere la serie è stato lo stesso regista, Marco Bellocchio, insieme a Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. Il regista Marco Bellocchio, nel parlare del suo prossimo impegno alla regia, ha spiegato cosa lo abbia spinto a dirigere e raccontare questa storia che ha segnato un’esistenza (insieme a quella della famiglia e degli amici) e ha turbato l’intero Paese: “Tortora subì una grande ingiustizia: arrestato, processato e condannato, fu completamente assolto solo dopo una lunga odissea giudiziaria. Era un lottatore, ma la lotta lo fece ammalare e morire. Non ne farò un santino, scaverò dentro di lui in una serie perché un film non può contenerlo”. In queste parole possiamo leggere la decisione di raccontare una storia senza rischiare di finire in un vortice di buonismo, con ogni possibile sfumatura d’animo da analizzare. Ma, allo stesso tempo, il necessario dovere di rendere impresso, in un racconto a episodi – questo lungo e tortuoso cammino che ha visto, suo malgrado protagonista, Enzo Tortora. Il conduttore tornò in televisione, al suo lavoro di sempre, il 20 febbraio del 1987, ricominciando proprio il suo celebre ‘Portobello’. Il ritorno in video fu atteso, emozionante e toccante, accolto da una grande acclamazione da parte del pubblico. Chiaramente commosso, queste furono le sue parole prima di riprendere la conduzione del programma: “Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche. Una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi terribili anni. Molta gente mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, e io questo non lo dimenticherò mai. E questo "grazie" a questa cara, buona gente, dovete consentirmi di dirlo. L'ho detto, e un'altra cosa aggiungo: io sono qui, e lo so, anche per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi. Sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta”.