Domenica 24 Novembre 2024
GIOVANNI BOGANI
Cinema e Serie Tv

Nicole Kidman a tutto sesso: "Femminismo è anche liberare la nostra bestia oscura"

La diva sconvolge Venezia 81 con il film ‘Babygirl’ diretta dalla regista olandese Halina Reijn

La regista olandese Halina Reijn con Nicole Kidman

La regista olandese Halina Reijn con Nicole Kidman

Venezia, 31 agosto 2024 – Le donne e il desiderio. Anche quello inconfessabile. Anche quello che nasce da abissi dell’anima. Il cinema spesso indica tendenze, segna i cambiamenti del costume, gli slittamenti del comune senso del desiderio. E un film come ‘Babygirl’, in concorso a Venezia, con Nicole Kidman protagonista, segna il superamento di un confine. Negli ultimi anni – nel post #MeToo, diciamo – , abbiamo visto il cinema accogliere molti personaggi femminili coraggiosi, generosi, resilienti. Ma adesso Babygirl, dell’olandese Halina Reijn, varca un altro confine. Inizia con Nicole Kidman che non riesce ad avere un orgasmo mentre fa l’amore con il marito, Antonio Banderas. E che, subito dopo, cerca soddisfazione in altro modo.

Poco dopo la vedremo al lavoro, amministratrice delegata di una grande azienda: che mette a repentaglio carriera e famiglia iniziando una torbida relazione con uno stagista giovane, bello, sicuro di sé, strafottente. Che la provoca, la invita in squallidi alberghi: dove lei va, incapace di resistere alla tentazione rappresentata da quel ragazzo insolente. Lui la umilia, la costringe a leccare la ciotola di latte del gatto. E lei lo fa. Perché le piace. Snobba il marito, e si lascia soggiogare dal giovane amante interpretato da Harris Dickinson (The Triangle of Sadness). Ma è lei che vuole così: in fondo, è lei che conduce il gioco. Ma perché? Libera scelta? Effetto di un altro tipo ancora di condizionamento patriarcale?

La regista, l’olandese Halina Reijn, 48 anni, dice: "Il film vuole far luce, senza giudicare, sulle forze contrapposte che compongono la nostra personalità. Per me femminismo è la libertà di studiare la vulnerabilità, ma anche la rabbia e la bestia interiore di ogni donna". La bestia interiore è quella che appare, e da cui il personaggio di Nicole Kidman non si riesce a liberare. Una donna che sceglie di essere sottomessa, perché questa è la sua fantasia più profonda: e il ragazzo ha avuto il merito di intuirlo al volo. "Babygirl parla di sesso, di desiderio, dei tuoi pensieri più intimi, parla dei nostri segreti", ha spiegato ieri a Venezia Nicole Kidman. "È la storia liberatoria di una donna". E prosegue: "Questo film mi lascia molto esposta, vulnerabile. Ora che viene presentato pubblicamente, mi tremano le mani". "Noi esseri umani non siamo né buoni né cattivi, ma forse siamo entrambe le cose. Tutto può coesistere assieme, non vorrei che i miei personaggi fossero giudicati per questo", aggiunge la regista Halina Reijn.

Portare allo scoperto la bestia interiore, e avere la forza di mostrare un personaggio che dà più importanza alle proprie pulsioni che a tutto il resto. Ha avuto coraggio Nicole Kidman, 57 anni, anche nel girare molte scene di sesso con Harris Dickinson, che di anni ne ha 28. Ma il coraggio non le è mai mancato: aveva già esplorato il deragliamento della fedeltà di una coppia, con scene di sesso anche molto esplicite, nel capolavoro di Kubrick Eyes Wide Shut, che aveva aperto proprio la Mostra del cinema di Venezia 1999. Ma c’erano scene sessuali forti anche in Paper Boy di Lee Daniels, del 2012, e pure nella serie tv Big Little Lies.

Intanto, qui a Venezia, il desiderio femminile è protagonista anche di Trois amies di Emmanuel Mouret, l’altro film in concorso ieri: tre amiche, e i loro desideri come una sentenza per gli uomini che ne sono investiti. Aumentano anche le scene di sesso nei film, dopo che negli anni 2010 avevano raggiunto il minimo storico. "Negli ultimi vent’anni sembrava che la rappresentazione dell’erotismo sullo schermo fosse scomparsa: adesso invece è tornata, anche alla Mostra", ha dichiarato il direttore del festival, Alberto Barbera. E infatti pure la serie tv diretta da Alfonso Cuarón, Disclaimer, con Cate Blanchett, inizia con una movimentata scena di sesso in un treno e prosegue con una scena di sesso fra un diciottenne e una donna più grande: tema ricorrente della storia, nonché chiave di tutta la narrazione.