Lunedì 30 Settembre 2024

Monica Bellucci, i 60 anni di una diva “normale“

Monica Bellucci, icona del cinema internazionale, compie 60 anni. Da San Giustino a Hollywood, la sua carriera è un mix di successo e normalità difesa con fermezza.

Monica Bellucci, i 60 anni di una diva “normale“

Monica Bellucci, icona del cinema internazionale, compie 60 anni. Da San Giustino a Hollywood, la sua carriera è un mix di successo e normalità difesa con fermezza.

La sua è una favola che assomiglia più alle storie delle dive italiane dell’immediato dopoguerra che alla realtà che fa di Monica Bellucci una star internazionale. Oggi l’attrice compie 60 anni ed è reduce dagli applausi veneziani per la sua apparizione in Beetlejuice Beetlejuice diretta dal compagno Tim Burton, ma la sua storia viene da lontano, da San Giustino, a un passo da Città di Castello, dove è nata il 30 settembre 1964. È qui che cresce la figlia di Pasquale e Brunella, impiegato lui, casalinga lei. Fin da ragazzina ha forme da donna, capelli corvini, sorriso aperto; va a scuola a Città di Castello dove ottiene la maturità classica e per pagarsi l’università a Perugia accetta di posare come modella. Tra mille dubbi e altrettanti sogni approda a Milano nel 1988, sotto contratto per un’agenzia di moda. Nel frattempo si è sposata (anche se il matrimonio con il fotografo Claudio Basso dura poche settimane), ha lasciato casa, ha messo nel mirino Cinecittà dove ottiene il primo contratto per la miniserie tv Vita coi figli di Dino Risi.

In pochi mesi due fatti le cambiano la vita: si innamora del collega Nicola Farron con cui vivrà quasi sei anni e Francesco Laudadio le offre il ruolo da protagonista in La riffa, il film che la fa esordire sul grande schermo. Per anni alternerà la recitazione alle passerelle di moda. Alla soglia dei 30 anni, è già in grado di recitare in inglese. Per questo Francis Ford Coppola la sceglie in Dracula di Bram Stoker (1992), mentre in Italia lavora con Carlo Vanzina, Maurizio Nichetti, Antonello Grimaldi. Nel 1996 accetta un film in Francia, L’appartement di Gilles Mimouni con Vincent Cassel. Scoppia l’amore tra i due: l’unione durerà 14 anni, punteggiata dalla nascita di due figlie. Quattro anni dopo Giuseppe Tornatore ne fa la protagonista di Malena, mentre per la prima volta sbarca a Cannes per Under suspicion di Stephen Hopkins girato a fianco di Gene Hackman e Morgan Freeman. Monica Bellucci a questo punto è la star italiana più amata nel mondo.

Torna a Cannes come madrina dell’edizione 2003 del festival, entra nel cast di Matrix (due episodi) ed è Maria Maddalena ne La passione di Cristo di Mel Gibson. Ormai è un’icona degli anni 2000 e per questo è scelta via via da Terry Gilliam, Sam Mendes, Emir Kusturica.

Conclusa la storia d’amore con Cassel, lavora ininterrottamente tra cinema e tv in Italia, Francia e Hollywood, torna da madrina a Cannes, debutta in teatro nei panni di Maria Callas, incontra Tim Burton con cui andrà a vivere a Londra. Sono istantanee di una carriera e di un’esistenza vissute intensamente, a cavallo del successo ma sempre con l’aria di una normalità ferocemente difesa dall’effimera gloria delle passerelle.