In cerca di refrigerio dalle giornate afose, ma anche di un intrattenimento di qualità assoluta, potremo approfittare di un evento eccezionale: il ritorno al cinema di alcuni dei capolavori di Hayao Miyazaki, maestro del cinema d'animazione. Studio Ghibli e Lucky Red hanno annunciato che dall'1 luglio al 17 agosto saranno nuovamente distribuiti in sala 'La città incantata' (1-6 luglio), 'Principessa Mononoke' (14-20 luglio), 'Nausicaa della valle del vento' (25-31 luglio), 'Porco Rosso' (1-7 agosto) e 'Il castello errante di Howl' (11-17 agosto). Un'occasione unica per (ri)vedere su grande schermo titoli che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo e che rappresentano un modello imprescindibile per moltissimi addetti ai lavori, che hanno spesso salutato Miyazaki come un cineasta di valore enorme. LA CITTÀ INCANTATA (2001) La storia è quella di una bambina che entra insieme ai genitori in un mondo incantato, pensato per accudire gli spiriti della natura: i suoi genitori si perdono per colpa dell'ingordigia e lei dovrà capire come cavarsela e come salvare papà e mamma. Quando 'La città incantata' ha vinto l'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2002, e a maggior ragione dopo l'Oscar per il migliore film d'animazione, il nome di Miyazaki è uscito da una ristretta nicchia di estimatori occidentali ed è arrivato presso il grande pubblico. Grazie a 'La città incantata' i film precedenti sono stati adattati e fatti uscire in Italia, e quelli successivi hanno avuto una distribuzione degna di questo nome. PRINCIPESSA MONONOKE (1997) Fantasy ecologista prima che l'ecologia diventasse di moda, 'Principessa Mononoke' racconta le avventure di un giovane uomo che si ritrova in mezzo alla lotta fra gli dei della foresta e gli esseri umani che intendono consumare le risorse naturali. L'eccezionale connessione fra questi due mondi è rappresentata da una ragazza che è stata cresciuta dalla dea lupo. Curiosità: il titolo italiano è fuorviante, perché lascia intendere che la giovane in questione si chiami Mononoke e sia una principessa. In realtà, mononoke è una parola giapponese che indica gli spiriti capaci di cambiare forma e di possedere gli individui. NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO (1984) È il secondo lungometraggio animato di Hayao Miyazaki e primo su un soggetto originale: il suo film precedente è stato 'Il castello di Cagliostro' (1979), rivisitazione del personaggio di Lupin III. Anche in questo caso il tema ecologista anima la trama, ambientata in un mondo che fatica a riprendersi dopo un'apocalisse bellica. La valle del vento è uno dei pochi posti nei quali la vita è rifiorita, ma le mire bellicose di una nazione imperialista la mettono in serio pericolo. La giovane principessa di questo luogo idilliaco dovrà suo malgrado affrontare la minaccia. PORCO ROSSO (1992) Film che condensa la passione di Miyazaki per gli aeroplani e per il volo, 'Porco Rosso' è ambientato in un'Italia di fine anni Venti (largamente immaginaria). Il protagonista è un ex pilota della prima guerra mondiale, condannato da una maledizione ad avere la testa di un maiale. Il nostro eroe lavora come cacciatore di taglie, affrontando pirati dell'aria e mantenendo un'ostinato senso dell'onore e un'amore incondizionato per la libertà. La trama è all'insegna di una malinconia perfettamente bilanciata. IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (2004) Influenzato dalla ferma contrarietà di Miyazaki all'invasione dell'Iraq del 2003, da parte degli Stati Uniti, 'Il castello errante di Howl' è un film dichiaratamente pacifista. Ma, come sempre accade nel cinema del maestro giapponese, la morale non appassisce la narrazione, che anzi è ricchissima e stratificata. Racconta di una giovane donna che, dopo essere stata tramutata in una vecchia da una strega, incontra un mago di nome Howl che sta cercando di tirarsi fuori dalle mire belliciste del suo re, in guerra contro un regno rivale.
Cinema e Serie TvI capolavori di Hayao Miyazaki tornano al cinema